La Finanziaria dimentica le risorse per l’autoaggiornamento dei docenti

Stop ai fondi per l’autoaggiornamento degli insegnanti? La Finanziaria 2002 aveva introdotto lo scorso anno, per la prima volta, la possibilità di finanziare in parte le spese decise dagli insegnanti per la propria formazione professionale. Tuttavia, nel disegno di legge della nuova Finanziaria lo stanziamento non è stato più confermato e quindi, salvo integrazioni, non dovrebbe ripetersi per il 2003.
Il comma 4 dell’art. 16 della Finanziaria 2002 stanziava 35 milioni di euro (quasi 68 miliardi delle vecchie lire), rimettendo alla contrattazione integrativa di comparto le modalità e i criteri di ripartizione.
Ma precisava anche che quello stanziamento riguardava il 2002. E ora dello stanziamento per il 2003 non c’è traccia. Si perderebbe quindi una bella iniziativa che era stata salutata con soddisfazione dalla categoria.
Che dire? Visto che lo scorso anno lo stanziamento fu il frutto di un emendamento alla Finanziaria presentato da esponenti della maggioranza, c’è da augurarsi di rivedere lo stesso film, eventualmente con la sorpresa del raddoppio del finanziamento.
Diversamente, quella dell’anno scorso dovrebbe essere derubricata come un’iniziativa di corto respiro, frutto forse di uno sterile protagonismo individuale.
Intanto, per effetto della direttiva n. 70 del 17 giugno 2002, emanata sulla base della contrattazione integrativa intervenuta, sono stati individuati, quali beneficiari del finanziamento, i docenti a tempo indeterminato e quelli con contratto annuale per il 2002/2003 (pari a complessive 747.155 unità).
I docenti disporranno di una quota individuale (stimabile in circa 90 mila delle vecchie lire, pari a 46,80 euro a testa) quale somma massima da erogare a compenso dell’autoaggiornamento (da documentare); le quote non utilizzate, completamente o parzialmente, verranno ridistribuite fra chi documenta spese maggiori. Potrebbe essere la prima ma anche l’ultima volta.