La concertazione divide i sindacati

Entro quali limiti la federazione GILDA/UNAMS partecipa ai contratti integrativi regionali? Questa la ragione della situazione critica che si è determinata al tavolo negoziale della contrattazione integrativa.
Ricordiamo i fatti. La GILDA non ha sottoscritto il contratto scuola quadriennale (quello generale) e quello del primo biennio economico, ma solo il contratto relativo all’ultimo biennio economico (settembre 2005).
A suo tempo la segreteria nazionale della CISL Scuola chiese al Ministero di chiarire l’effettiva estensione della partecipazione della GILDA ai successivi livelli contrattuali, ritenendo eccessivo che la sottoscrizione dell’ultimo contratto relativo al secondo biennio economico fosse titolo sufficiente per partecipare a tutto il complesso sistema contrattuale della scuola.
L’ARAN, in risposta alla questione posta dalla CISL Scuola, comunicò (nota del 7 febbraio 2006, prot. N. 1315) al Ministero dell’istruzione e alle associazioni sindacali coinvolte che “E’evidente… che l’organizzazione sindacale subentrante nel secondo biennio non ha titolo a partecipare alla negoziazione dell’integrativo quadriennale e primo biennio economico in quanto non firmataria (…). Potrà partecipare solo alle trattative che si riferiscono al secondo biennio (…) senza tuttavia la possibilità di discutere i criteri e le modalità di distribuzione delle medesime definite dal contratto integrativo quadriennale al quale non poteva partecipare“.
La questione si è riproposta al tavolo della contrattazione regionale del Lazio. La GILDA fino ad oggi era stata ammessa a sottoscrivere con riserva i contratti regionali, proprio in attesa della pronuncia ARAN.
Il 15 febbraio, essendo in discussione i contratti regionali per le aree a rischio e per l’utilizzazione di fondi per la formazione dei docenti per l’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria, CGIL, CISL, UIL Scuola e lo SNALS del Lazio hanno voluto inserire una nota a verbale con la quale avvertono il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale che hanno sottoscritto il contratto integrativo di lavoro per il Lazio solo “per senso di responsabilità nei confronti della propria base associativa” e che di fronte alla richiesta di chiarimenti al Ministero e all’ennesima ammissione con riserva della GILDA, pongono il termine massimo di due mesi per ottenere una risposta chiara e definitiva. Dopo tale termine chiedono che la questione sia risolta dal direttore generale regionale Pagnani.
La decisione ha una ricaduta evidente anche sulla contrattazione integrativa d’istituto riguardo alle rappresentanze sindacali esterne. Da qui i motivi d’urgenza sottolineati dalle organizzazioni sindacali.