La Cisl scuola rilancia la ‘Costituente per la scuola’

Aprendo i lavori della Assemblea nazionale della Cisl scuola, in corso a Tivoli Terme,  il segretario del sindacato, Francesco Scrima, ha detto di ritenere che “chiedere oggi di aprire la discussione su un nuovo contratto non sia una richiesta avventata e velleitaria: ci sono molti motivi per farlo, se si crede che tra le scelte necessarie per rilanciare la crescita ci debba essere anche quella di investire in conoscenza”.

Scrima ha voluto usare, parlando di investimento in conoscenza, le stesse parole dette da Ignazio Visco qualche giorno fa, e ha aggiunto che “Se affermazioni come queste vengono da un osservatorio come la Banca d’Italia, che non può certamente essere disattenta alle condizioni economico-finanziarie del paese, vuol dire che l’avvio di un serio confronto su come rilanciare il settore dell’istruzione e della formazione non è solo possibile, ma è indispensabile”.

Ma il servizio scolastico, continua Scrima, non può migliorare senza riconoscere e valorizzare il lavoro che vi si svolge. Ecco perché la Cisl Scuola “respinge duramente gli ennesimi interventi penalizzanti che colpiscono una categoria le cui retribuzioni sono inadeguate rispetto al crescente livello di complessità e gravosità del lavoro”.

Per questo la Cisl, che ha sottoscritto ieri la nota unitaria che ha proclamato la mobilitazione e la manifestazione nazionale per il prossimo 30 novembre, insiste sulla richiesta di modifiche alla legge di stabilità e sulla conversione in legge del decreto con le misure urgenti per l’istruzione, dove ci sono misure importanti come il nuovo piano triennale di assunzioni.

Quello dell’istruzione e della formazione è un tema sul quale si vanno ripetendo promesse e proclami: è ora che se ne faccia l’argomento di un dibattito che metta a fuoco le priorità e delinei un progetto sostenuto dal più largo consenso politico e sociale. Vogliamo” – conclude Scrima – “una vera e propria costituente per la scuola“.