La Cisl-scuola a congresso/2. Attese per i confronti politici e istituzionali

Da oggi 11 maggio a Riccione, per quattro giorni, la Cisl-scuola celebra il suo 3° congresso nazionale.

Nutrito e molto interessante il programma dei lavori congressuali che, oltre al dibattito sul consuntivo degli ultimi quattro anni e sulla linea politica che il sindacato di Francesco Scrima adotterà per il prossimo futuro, prevede due tavole rotonde di rilevante interesse.

Alla prima, in programma martedì 12 maggio, parteciperanno l’ex-ministro dell’istruzione, on. Giuseppe Fioroni, nella sua attuale veste di responsabile scuola del Pd e la presidente della Commissione cultura della Camera, on. Valentina Aprea del Pdl, già sottosegretario con il ministro Moratti e firmataria di una proposta di legge destinata a scompaginare anche il ruolo del sindacato.

I due parlamentari hanno già avuto modo di confrontarsi nel corso della campagna elettorale dello scorso anno, ma, nel mutato quadro di riforme scolastiche volute dall’attuale governo, il nuovo confronto potrebbe riservare qualche interessante sorpresa, perché, anche se il tema del confronto, “Prove di dialogo per una buona scuola”, potrebbe far correre il rischio di un embrasson-nous di maniera, in realtà i temperamenti dei due esponenti politici assicurano livelli di intervento adeguati al contesto congressuale che li ospita.

Il confronto potrebbe anche aprirsi, ad esempio, al rapporto tra politica e sindacato. Valentina Aprea, un anno fa, nel confronto organizzato da Tuttoscuola con l’allora vice-ministro di Fioroni, Mariangela Bastico, ebbe parole molte critiche proprio verso il sindacato, da lei ritenuto la forza più conservatrice del Paese. Forse anche per questo la Cisl-scuola l’ha voluta al proprio congresso per una specie di verifica di persona.