La circolare sulle iscrizioni non ferma la mobilitazione

Il tempo pieno della scuola primaria può essere richiesto come prima (mensa compresa); idem per il tempo prolungato per la secondaria di I grado; anticipi per l’elementare ai nati entro il 28 febbraio; anticipi per l’infanzia solo con beneplacito dei Comuni: parola di circolare.

Tutto chiaro? Finalmente chiuso il tormentone su tempo pieno sì/tempo pieno no (cambia la struttura ma restano confermati quantitativi orari e mensa)? Chiusa anche la querelle sull’età possibile per richiedere quest’anno l’ammissione anticipata?

Nemmeno per sogno! La circolare è ancora fresca di inchiostro e c’è già chi si prepara a chiederne la cancellazione.

La Cgil-scuola ha subito bollato di illegittimità la circolare, perché avrebbe anticipato norme che ancora non ci sono, tanto che lo stesso sindacato ha fatto trapelare l’intenzione di impugnare il provvedimento per ottenerne l’annullamento.

Un’altra posizione di scontro accanto all’azione che in questa settimana viene condotta dai comitati contro la riforma Moratti e a difesa del tempo pieno e che sfocerà sabato prossimo in una manifestazione nazionale a Roma (alla quale lo stesso sindacato di Panini, unitamente agli altri sindacati confederali di categoria, ha aderito).

L’attacco alla circolare sulle iscrizioni è in linea con la posizione intransigente adottata in primo luogo dalla Cgil Scuola, che non intende concedere sconti al ministro. Ma c’è già chi, maliziosamente, avanza il dubbio che l’attacco alla circolare serva anche a difendere la manifestazione di sabato, perché che senso avrebbe manifestare per la difesa del tempo pieno se si dovesse ammettere che il ministro con la sua circolare sulle iscrizioni lo ha già, nella sostanza, salvato?