La chiusura delle scuole campane e pugliesi mette in difficoltà PD e Governo

La Regione Puglia ha sospeso le attività didattiche in presenza definendo ‘impressionante’ il numero dei contagi. Eppure, secondo quanto ci ha comunicato, si tratta di 417 studenti risultati positivi (su una popolazione studentesca di 562 mila). La stessa Regione ha poi ammesso che il problema in realtà non è la diffusione del virus all’interno delle scuole ma l’organizzazione del lavoro della Sanità regionale”. È quanto ha dichiarato la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, dalla sua pagina Facebook.

Anche nei confronti del governatore campano De Luca la ministra era stata critica, invitandolo a rivedere la sua decisione, ma in entrambi i casi si è limitata alle sole dichiarazioni senza mettere in atto alcuna iniziativa istituzionale di contrasto o di blocco dell’ordinanza che probabilmente non avrebbe trovato il consenso all’interno del Governo per non creare difficoltà al PD.

Proprio all’interno del PD è palpabile l’imbarazzo per queste due iniziative unilaterali decise da governatori appartenenti al partito.

I ministri del PD, Orlando e Franceschini, difendono la decisione di Emiliano, mentre la ministra pugliese Bellanova la critica.

Se con 417 studenti risultati positivi in Puglia il governatore Emiliano ha disposto la chiusura di tutte le scuole, cosa avrebbero dovuto fare i governatori leghisti di Lombardia e Veneto per situazioni ben più gravi? Chiudere tutto?

Se lo avessero fatto, siamo sicuri che il Governo sarebbe rimasto passivo a guardare, limitandosi a prendere atto della decisione?

Il Covid – 19 si conferma ancora una volta elemento di divisione politica.