La Cgil-scuola teme un’imboscata del calendario regionale lombardo

Prima di Natale, con notevole anticipo sulle ordinarie scadenze, la Regione Lombardia ha varato il calendario scolastico per il prossimo anno scolastico, prevedendo ben 217 giorni di lezione (un record rispetto al minimo di 200 giorni previsti dalla legge) compresi tra l’avvio anticipato all’8 settembre 2008 e la conclusione posticipata al 16 giugno 2009.
Un calendario scolastico che la Cgil-scuola lombarda non ha esitato a giudicare anomalo per i troppi giorni di lezione e per un’indebita ingerenza della legge regionale 19/07 sulla autonomia delle scuole. Il sindacato teme che il calendario contenga un cavallo di Troia nella quota di sei giorni da utilizzare per la proposta progettuale “Oltre la scuola“, prevista dalla Giunta regionale lombarda “per far passare il nuovo modello d’istruzione e formazione in ‘salsa lombarda’ di origine ‘morattiana’ così come previsto dalla Legge regionale n. 19 dello scorso agosto“.
La proposta dovrebbe essere finalizzata anche a dare “maggiore visibilità alla Regione nell’azione di supporto all’innovazione e al cambiamento all’interno delle scuole“.
Secondo la Cgil-scuola lombarda vi sarebbe un’invadenza della Regione dentro le prerogative di competenza delle singole istituzioni scolastiche in materia di autonomia scolastica. Da qui l’invito ai Collegi dei docenti e ai Consigli di circolo/istituto “a costruire i propri percorsi di proposta formativa fuori da questi tentativi strumentali di condizionamento e di “piegatura” verso una brutta legge regionale in materia di istruzione e formazione quale è la legge regionale 19/07 per la quale CGIL e FLC CGIL Lombardia hanno espresso un pesante giudizio negativo“.
Al di là del merito della questione “calendario“, non vi è dubbio che anche in campo scolastico e formativo si sta assistendo ad una vera e propria escalation della Lombardia verso un’accentuazione autonomistica, di cui forse anche la questione “iscrizioni scolastiche a Milano” è parte significativa.