Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La biodiversità al centro dell’educazione ambientale

Reduce dal successo ottenuto con l’approvazione a larga maggioranza della legge sui reati ambientali, che introduce nel codice penale un nuovo titolo dedicato ai “delitti contro l’ambiente” (dall’inquinamento al disastro ambientale, dal traffico e abbandono di materiali radioattivi all’impedimento dei controlli) il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti è intervenuto venerdì scorso, 22 maggio, al convegno promosso all’Expo di Milano, per iniziativa della Sapienza di Roma, per celebrare la Giornata Mondiale della Biodiversità, fissata dall’ONU per quel giorno a partire dall’anno 2000.

Galletti, che è stato sottosegretario all’Istruzione nel precedente governo Letta, non ha mancato di sottolineare che, al di là della giusta punizione dei reati, la battaglia per salvaguardare l’ambiente e la sua biodiversità si vince soprattutto sul piano culturale, costruendone i presupposti all’interno del sistema educativo.

Il Disegno di legge ‘Buona Scuola’ in effetti indica tra gli obiettivi formativi prioritari lo “sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali” (art. 2, comma 3, punto e), ma non si ha l’impressione che il legislatore sia del tutto consapevole dell’importanza e della drammaticità della specifica tematica della sostenibilità ambientale, che passa largamente per la salvaguardia della biodiversità, che è stata fra l’altro scelta dall’ONU come tema principale per il 2015 (Biodiversity for sustainable development).

Su questa problematica e sull’assoluta urgenza degli interventi per la salvaguardia dell’ecosistema rinviamo al contributo di analisi e riflessione del prof. Sergio Sgorbati, consultabile cliccando sul seguente link o navigando nell’area tematica ‘Ecoscuola’ del nostro portale.    

Forgot Password