L’85% dei docenti soddisfatto del proprio lavoro

Indagine della Cisl-scuola sulle condizioni dei docenti. Un’Italia migliore, la scuola ci crede.

Sono state presentate questa mattina a Roma, presso il palazzetto delle Carte Geografiche di via Napoli, le risultanze di una indagine che la Cisl-scuola ha commissionato alla Swg.

Il campione di docenti intervistati, ridotto di numero (meno di mille persone) ma statisticamente rappresentativo dell’universo della categoria, ha consentito di portare efficacemente a termine l’indagine “ENERGIE PER IL DOMANI. La scuola italiana: valori e consapevolezza a servizio dei giovani e del Paese”.

Alla presentazione dell’indagine sono intervenuti il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, il segretario generale del Censis, Giuseppe De Rita e il direttore generale della Luiss “Guido Carli” di Roma.

Le conclusioni del dibattito sono state affidate al segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

L’indagine racconta chi sono gli insegnanti oggi, cosa pensano della politica e del sindacato, della riforma della scuola e della loro professione, cosa si aspettano dal futuro e quale contributo possono dare al sistema paese. Ne emerge un quadro di valori e di prospettive che, nonostante la crisi e le difficoltà, sfata tanti luoghi comuni che hanno finora viziato il dibattito sulla scuola italiana.

A cominciare, ad esempio, dal fatto che, nonostante la crisi, le difficoltà a lavorare, le preoccupazioni per il futuro, le strutture e i mezzi inadeguati, le paghe troppo basse ed uno scarso riconoscimento sociale, l’85% dei docenti italiani si sente orgoglioso e soddisfatto di stare in cattedra.

Forti, consapevoli e sicuri di sé e delle proprie capacità gli insegnanti non temono i giudizi, anzi auspicano l’introduzione di sistemi di valutazione oggettivi e premianti per chi davvero lo merita“. A livello di didattica, gli insegnanti sono felici di potersi rapportare alle nuove generazioni: la professione di insegnante rappresenta l’occasione per toccare le corde più intime dei giovani, per contribuire in qualche modo alla loro crescita, per far parte del loro percorso di formazione culturale ed umana.