
Ius Scholae, Tajani frena: ‘Cittadinanza è visione di Fi, non priorità di governo’

Antonio Tajani aggiusta il tiro sul tema dello Ius Scholae, definendolo come “una nostra visione della società e dell’Italia“, ma non come una priorità del governo. Il vicepremier, leader di Forza Italia e ministro degli Esteri, cerca così di smorzare le tensioni sorte nelle ultime ore all’interno del centrodestra, soprattutto alla luce del silenzio della premier Giorgia Meloni e delle reazioni contrastanti da parte di Matteo Salvini e degli esponenti di Forza Italia, come Licia Ronzulli e Giorgio Mulè. Questi ultimi hanno espresso perplessità anche solo sull’idea di aprire un dibattito sulla cittadinanza, soprattutto considerando le sfide già presenti, come la gestione di una manovra economica con margini ridotti.
Le dichiarazioni di Tajani hanno scatenato reazioni anche nell’opposizione, con Riccardo Magi di Più Europa che accusa il vicepremier di piegarsi alla destra di governo, a discapito dei nuovi italiani. Magi sottolinea l’importanza di sostenere il referendum per la riforma della legge sulla cittadinanza, chiamando a raccolta le forze politiche contrarie al governo. Tajani, che il 25 agosto scorso era impegnato in un evento con migliaia di scout e il Cardinale Matteo Maria Zuppi, cerca di intercettare voti moderati e tematiche tradizionalmente associate alla sinistra, come la tutela dei diritti, in un tentativo di rafforzare la posizione di Forza Italia.
In vista del prossimo vertice di centrodestra con Meloni il 30 agosto, Tajani cerca di riposizionarsi, senza però cedere terreno alla Lega. “Tutto ciò che facciamo è a beneficio del centrodestra”, afferma, spiegando che l’obiettivo è continuare a vincere occupando lo spazio politico tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Sottolinea, inoltre, che Forza Italia non intende fare accordi con il Partito Democratico o con i Cinque Stelle, respingendo l’idea di un’alleanza sullo Ius Scholae con la sinistra. Per Tajani, il centrodestra deve saper conquistare consensi al centro per evitare il rischio di perdere.
Sul tema dell’Autonomia differenziata, Tajani conferma l’importanza di una corretta applicazione, elemento caro alla Lega. Chiarisce che Forza Italia non si oppone all’Autonomia, ma insiste sulla necessità di stabilire prima i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) in tutte le regioni. A questa posizione risponde Sonia Viale della Lega, ribadendo che i Lep sono già previsti dalla Costituzione e fanno parte del percorso di attuazione dell’Autonomia già stabilito dal Parlamento, confermando così la coerenza tra le dichiarazioni di Tajani e il quadro normativo esistente.
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