Istruzione tecnica: una strana riforma

Sul tema della riforma e dell’istruzione professionale, ci ha scritto il lettore Salvatore Provenzani, il cui intervento volentieri ospitiamo nella rubrica “Botta e risposta” Invitiamo gli altri lettori a dare i loro contributi sul tema, scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Un strana riforma. Non posso che definirla così quella che è stata pensata per l’istruzione tecnica.

Non è per assumere un atteggiamento polemico, ma è necessario osservare che un simile “impianto”, ideato per cambiare la scuola secondaria, è stato principalmente approvato per registrare considerevoli risparmi nella spesa pubblica.

Dirigo un istituto tecnico commerciale, uno dei più numerosi della regione Sicilia, e per una serie di motivazioni che è inutile raccontare dovrò diffondere la riforma ed essere promotore di una sperimentazione che anticipi di un anno l’ingresso del nuovo ordinamento.

Alla data odierna, praticamente alla fine di giugno esistono solo generali indicazioni ministeriali, poche certezze e moltissimi dubbi. In buona sostanza si chiede ai Docenti che dovranno raggrupparsi in dipartimenti ed in altri complicati organismi di fare uno sforzo culturale e professionale notevolissimo per capire il senso della riforma e per prevedere praticamente la sua realizzazione.

Tutto questo a costo zero! A costo zero la informazione e la formazione dei docenti. A costo zero la costruzione dell’impianto teorico e pratico. Sarà risolvibile un tale problema? Mi auguro veramente di si ma mi sia consentito avere molti, moltissimi dubbi!

Salvatore Provenzani ITC “Don Luigi Sturzo” - Bagheria
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