Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Iscrizioni: crescono i percorsi green

Svolta green nelle scuole italiane dove gli istituti agrari con un “aumento record del 12 per cento sono quelli che fanno segnare il maggior incremento nel numero di iscrizioni per il 2015, ma tendenze positive si riscontrano per tutti gli indirizzi legati all’ambiente, all’alimentazione e al turismo“.

E’ quanto emerge dal Dossier ‘Lavorare e vivere green in Italia’ con la top ten dei cibi che inquinano di più, elaborato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente proclamata dall’Onu e presentato al Nelson Mandela Forum di Firenze, dove sono giunti diecimila coltivatori provenienti dalle diverse regioni insieme al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e ai ministri dell’ambiente Gian Luca Galletti e dell’agricoltura Maurizio Martina.

Nell’anno scolastico 2014/2015, come riporta l’agenzia Dire, si sono iscritti al primo anno degli istituti tecnici e professionali della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie “264.541 giovani e tra questi ben il 24 per cento ha optato per l’agricoltura, l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, che complessivamente hanno registrato 63.719 nuovi iscritti contro i 60.017 dello scorso anno”.

Merito del boom fatto registrare dagli istituti tecnici di Agraria, agroalimentare e agroindustria, cresciuti del 12 per cento per numero di studenti, ma anche degli istituti professionali per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (+8 per cento) e degli istituti professionali per  l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (+5 per cento, l’indirizzo più scelto dagli studenti di terza media dopo il liceo scientifico.

Il trend, nota la Coldiretti, investe anche l’università, dove le iscrizioni alle Facoltà di scienze agrarie, forestali ed alimentari hanno fatto registrare la crescita più alta dal 2008 a oggi con un aumento del 45 per cento. Numeri “che testimoniano una vera rivoluzione culturale, confermata anche dai risultati di un sondaggio Coldiretti/Ixe’ secondo il quale il 54 per cento dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21 per cento) o fare l’impiegato in banca (13 per cento)”. 

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