Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

IRC: la risposta del Miur all’interpellanza DS non chiude la polemica

Il sottosegretario Valentina Aprea ha risposto all’interpellanza DS che chiedeva conto dell’inserimento della valutazione della religione cattolica nella nuova scheda di valutazione con effetti, secondo gli interpellanti, di discriminazione verso le altre confessioni religiose, tra cui, in particolare quella ebraica.

L’on. Tocci, per conto dei deputati diessini, ha chiesto il ritiro della circolare sul portfolio che prevede l’inserimento obbligatorio nel documento di valutazione della religione cattolica, anziché in un pagellino separato come avveniva prima, sostenendo l’illegittimità di tale inserimento, e ha invitato il ministro a “porgere le scuse alle comunità ebraiche ed alle altre confessioni religiose non cattoliche, perché si è trattato di un gesto anche offensivo verso quelle realtà religiose con le quali lo Stato italiano ha preso impegni molto precisi firmando intese“.

L’on. Aprea ha respinto ogni accusa, sostenendo che le diverse confessioni religiose, verso le quali lo Stato italiano non ha gli stessi obblighi assunti con la Santa Sede mediante il Concordato, non sono state discriminate dal nuovo documento di valutazione.
Secondo l’Aprea, il decreto legislativo n. 59/2004, da cui scaturiscono le circolari ministeriali, ha inserito l’insegnamento della religione cattolica nell’ambito dei relativi piani di studio e di attività previsti dallo stesso decreto, rendendo tale insegnamento obbligatorio, anche se opzionale per gli alunni. Da qui l’inserimento della sua valutazione all’interno della nuova scheda di valutazione.

L’on. Tocci non ha gradito la risposta ministeriale, affermando, tra l’altro, che nel caso di scuole organizzate dalle comunità ebraiche l’insegnamento della religione ebraica deve avere il rango di un insegnamento religioso e quindi deve poter essere citato espressamente nella scheda di valutazione e non essere considerato inseribile nell’ora alternativa, come affermato dal sottosegretario, e ha annunciato che i DS continueranno in tutte le sedi, in tutte le forme e con altri strumenti parlamentari a sollevare la questione.

Forgot Password