Invalsi: le prove non saranno requisito di ammissione alla maturità?

Il decreto legge di sanatoria di 55 mila precari della scuola oggi in Consiglio dei Ministri quasi certamente potrebbe prevedere anche la cancellazione delle prove Invalsi al quinto anno delle superiori come requisito di accesso all’esame di maturità, già previsto da un decreto legislativo della Buona Scuola ma temporaneamente sospeso quest’anno dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, proprio nella sua prima applicazione.

Lo riferisce il “Sole24ore” che fa presente come sia stata in discussione fino all’ultimo momento anche l’abrogazione della norma identica che riguarda l’accesso all’esame di terza media.

Il quotidiano commenta “Tutto ciò a neanche un mese dalla pubblicazione dai dati choc sui livelli di apprendimento degli studenti italiani che hanno certificato come, alla fine delle scuole superiori, uno studente su tre non capisca l’italiano. Figuriamoci l’inglese”.

Francamente resta inspiegabile il merito di questa decisione dell’esecutivo giallo-verde, se non nella logica che il cambiamento nella scuola, obiettivo primario del contratto, sia soprattutto la cancellazione delle disposizioni varate dal Governo precedente.