Intesa per un’azione pubblica a sostegno della conoscenza

 Con l’odierna sottoscrizione dell'”Intesa per un’azione pubblica a sostegno della conoscenza” – al termine di un percorso il cui avvio era stato unitariamente richiesto dai sindacati confederali e la cui rilevanza era stata formalmente richiamata nella “piattaforma contrattuale 2006-2009” – si è positivamente concluso il confronto tra Governo e Organizzazioni Sindacali della Scuola (impegno previsto nel punto 10 del “Memorandum sul lavoro pubblico e riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche”, siglato lo scorso 18 gennaio).

L’Intesa rappresenta un importante atto politico di assunzione di reciproci impegni condivisi “nel rispetto delle prerogative dei soggetti e senza interferenze legislative in materia contrattuale” per affrontare le grandi questioni che investono il nostro Paese alla cui soluzione la scuola – garantendo pienezza di diritti ad ogni persona che vive nel nostro territorio nazionale – “può dare un contributo decisivo per assicurare una più elevata crescita della produttività e per promuovere mobilità e sviluppo sociale”.

Il miglioramento della “quantità e qualità dell’istruzione” è stato riconosciuto “priorità nazionale” ed in quanto tale, obiettivo di sistema, che esige, pertanto, una strategia di interventi coordinati e sinergici (“di sistema”, appunto) per mettere la scuola in condizione di perseguire le sue finalità istituzionali, rese oggi ancor più cogenti dalle continue e pressanti domande individuali e sociali connesse alla situazione particolarmente difficile e delicata che il Paese sta attraversando sotto il profilo culturale, sociale ed economico.

L’Intesa riconosce e sancisce così che il Contratto, cui compete la disciplina dell’organizzazione del lavoro e della gestione del personale, non può assolutamente essere considerato come l’unico strumento per garantire l’innalzamento dei livelli qualitativi del servizio formativo quale leva “per assicurare lo sviluppo della società, i diritti di tutti gli abitanti, la crescita e la diffusione del benessere economico”.