Il PNRR, nel prevedere una progressiva riduzione dei consumi energetici anche per contribuire al processo di recupero climatico, con conseguente riduzione dei consumi e di emissione di CO2, evidenzia la particolare attenzione riservata alle aree più svantaggiate con l’obiettivo di contrastare ed eliminare gli squilibri economici e sociali.

Quali aree, quali regioni, secondo i dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica, si trovano tuttora in situazione di scarsi interventi realizzati per la riduzione dei consumi energetici?

Nei sei interventi rilevati dall’anagrafe (Accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici, Doppi vetri dei serramenti, Isolamento della copertura, Isolamento delle pareti esterne, Zonizzazione dell’impianto termico, Pannelli solari), la media nazionale di interventi effettuati sui 58.615 edifici scolastici è del 32,3%.

Il divario tra le regioni è notevole.

Infatti, a fronte di condizioni positive come quelle del Veneto (46,1%), delle Marche (44,5%), della Lombardia (43,6%), della Sardegna (41,9%) e dell’Abruzzo (40,5%), vi sono situazioni carenti in Calabria (10,6%), in Campania (18,4%) e in Toscana (19,4%).

Nel dettaglio di singoli interventi l’installazione di pannelli solari, effettuata nel 26,9% degli edifici scolastici, in Lombardia è stata del 42,8% (soprattutto negli edifici degli istituti superiori) e in Sardegna del 40,3%, mentre, all’opposto, in Toscana soltanto il 4,5%, in Friuli VG ne fruisce soltanto il 5,3% degli edifici (pochissimi quelli negli istituti superiori), in Piemonte l’8,7%, in Emilia R. il 9,9%.

L’installazione dei doppi vetri nei serramenti è stata effettuata in oltre il 38% degli edifici; a fronte del 53,2% di installazione negli edifici del Veneto e in poco più del 50% in Sardegna, Piemonte e Friuli VG, in Calabria soltanto il 13,9% di doppi vetri installati e in Campania il 22,8% (pochissimi negli istituti superiori).

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