Il Ministero della Pubblica Istruzione appare determinato a consolidare la collaborazione con il Coni ed in particolare con il Comitato Italiano Paralimpico. Le linee guida dello scorso 4 agosto, infatti, hanno individuato nelle attività motorie un’essenziale area di potenziamento del processo di integrazione degli alunni con disabilità.

In questa prospettiva va collocata la collaborazione con il C.I.P. per il consolidamento delle condizioni di avvio alla pratica sportiva degli alunni con disabilità.

L’integrazione anche nelle discipline, ha più volte sottolineato il ministro Gelmini, è un processo irreversibile di crescita per gli alunni con disabilità e non deve adagiarsi su pratiche attente solo alla correttezza formale del rispetto del quadro normativo.

La realizzazione di tale obiettivo comporta, si legge in una recente nota del 1 dicembre 2009 del Miur, sia a livello centrale che periferico, relazioni istituzionali con il CIP che intrattiene diretti rapporti con l’International Paralympic Commitee (I.P.C.). L’IPC cura l’organizzazione dei Giochi Paralimpici Estivi ed Invernali, che si svolgono a distanza di 15 giorni nella stessa sede di quelli Olimpici.

In questa prospettiva il ruolo e le funzioni di promozione e diffusione delle “buone pratiche” sportive del CIP, pienamente riconosciute a livello di Amministrazione centrale, necessitano – continua la nota – di una più forte valorizzazione nei contesti territoriali per superare incertezze legate alla non piena conoscenza nel contesto scolastico del peculiare modello organizzativo del CIP e delle sue analogie con il CONI.

Questo il motivo per il quale il Miur ha richiamato l’attenzione degli uffici periferici dell’Amministrazione sulla necessità di rendere ancora più fruttuosi i rapporti con i rappresentanti territoriali del CIP al fine di favorire la realizzazione dei condivisi ed importanti progetti di lavoro messi in campo sulla base del Protocollo d’Intesa sottoscritto dal ministro Gelmini e dal presidente del CIP Pancalli.