Insufficienti risorse per il rinnovo dei contratti del settore pubblico
Una accurata scheda tecnica predisposta dalla Flc Cgil dà conto di uno dei punti di maggiore criticità – dal punto di vista dei sindacati – della legge di bilancio 2020 (legge n. 169/2019): quello riguardante l’ammontare delle risorse stanziate per il rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti, compreso quello del personale della Pubblica Istruzione.
Per quanto riguarda quest’ultimo le cifre che compaiono nella legge sono assai lontane dal poter soddisfare l’impegno assunto dal governo in carica, ma anche da quello che lo ha preceduto, in merito a incrementi salariali “significativi” (si è parlato di aumenti a tre cifre) finalizzati ad avvicinare le retribuzioni del comparto scuola alla media di quelle del comparto pubblico, e a ridurre il divario rispetto alla media dei paesi europei.
Lo studio della Flc rileva che nel capitolo di spesa relativo al ‘Fondo da ripartire per l’attuazione dei contratti del personale delle amministrazioni statali, ivi compreso il personale militare e quello dei corpi di polizia’ l’incremento delle risorse per il 2021 è “significativamente minore rispetto a quanto più volte affermato dal governo, le risorse del 2020 diminuiscono, mentre per il 2019 vi sarà probabilmente un risparmio (il condizionale in questo caso è d’obbligo in attesa del Rendiconto generale dello Stato)”. E le previsioni per il futuro non sono rosee, visto che la legge di bilancio ha stanziato solo 310 milioni di euro per l’anno 2022, relativo al triennio contrattuale 2022-2024.
Quanto alle dichiarazioni rilasciate dal segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, sulla necessità di maggiori investimenti e attenzione da riservare alla scuola, all’università, alla ricerca e all’alta formazione artistica e musicale, il sindacato ne prende atto positivamente, ma gli rivolge una precisa domanda in termini poco diplomatici: “Queste intenzioni sono espresse oggi per ‘tenere banco’ mediaticamente su un argomento caldo per le dimissioni del Ministro Fioramonti oppure si tradurranno a breve in proposte e iniziative concrete?”.
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