
Insegnante insulta la Polizia: ‘Dovete morire’. Miur avvia accertamenti sul caso

Fedeli: “è inaccettabile ascoltare dalla voce di una docente parole di odio e di violenza contro le Forze dell’Ordine”
Giovedì scorso, al corteo degli antagonisti contro CasaPound, a Torino, un’insegnante è stata ripresa in tv mentre insulta e minaccia le forze dell’ordine al grido di «Dovete morire». Il Miur ha avviato accertamenti sul caso. Il ministero, interpellato dall‘Ansa che riporta la vicenda, spiega che è stato «attivato l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte che, appena ricevuta notizia del fatto, sta provvedendo ad acquisire dalla scuola della docente ulteriori informazioni per avviare i necessari approfondimenti».
La donna, in prima fila al corteo, è stata appunto filmata mentre urla improperi tra i quali «Vigliacchi, mi fate schifo, dovete morire», «Senza manganelli, quando volete, fascisti». La donna, residente a Torino, frequenta gli ambienti antagonisti della città. Il suo comportamento è stato stigmatizzato anche dal segretario del Pd Matteo Renzi nel corso della trasmissione ‘Matrix’ che ha dichiarato: «deve essere licenziata».
Non ci sta Lavinia Flavia Cassaro, maestra siciliana diplomata, nominata in ruolo a Torino (con riserva) dopo un lungo girovagare come precaria, a passare per una cattiva maestra. Ma non la difende nessuno, neanche il segretario del CUB scuola, al quale è vicina (“Forse il suo è stato un comportamento fuori luogo”, ha detto Cosimo Scarinzi). “Non faccio propaganda a scuola, ma sono una persona limpida e trasparente, nel bene e nel male”, sostiene lei.
“È inaccettabile ascoltare dalla voce di una docente parole di odio e di violenza contro le Forze dell’Ordine”, ha ammonito la ministra Valeria Fedeli. “Il rispetto per chi serve lo Stato, per chi, come quella sera a Torino, stava compiendo il proprio dovere per garantire la sicurezza dei cittadini, è sempre dovuto. Sempre e da chiunque”.
Si vedrà quale potrà essere, in concreto, l’annunciato provvedimento disciplinare, ma i problemi più grossi potrebbero venire per la Cassaro dalla denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale della Digos di Torino, che ha segnalato il caso alla procura, mettendo insieme le immagini raccolte durante il corteo in corso Vittorio.
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