Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Insegnante a luci rosse. La dignitosa risposta della scuola

Gli insegnanti della scuola media di Nova Milanese esprimono “amarezza e disappunto” per il modo con il quale “molti, troppi organi di informazione” hanno trattato il caso della supplente di matematica, nominata da cinque giorni, protagonista della vicenda che ha portato il piccolo centro dell’hinterland milanese agli onori (e oneri) delle cronache nazionali.
Il collegio dei docenti ha approvato un documento di forte critica dei “moltissimi servizi” il cui scopo “era quello di mettere a segno uno scoop, di sollecitare una curiosità morbosa, senza alcun rispetto per i minori e per la scuola, la cui tutela è apparsa essere l’ultima delle preoccupazioni dei giornalisti“. Un atteggiamento che, per gli insegnanti della scuola investita dalla bufera mediatica, “non contribuisce certo ad un approccio più sano e globale alla sessualità da parte degli adolescenti“.
I docenti difendono l’operato della collega che ha denunciato il caso, e quello del preside, che ha subito avvertito i carabinieri e l’Ufficio scolastico provinciale di Milano. E sottolineano che la scuola è impegnata in un apposito progetto, inserito nel Piano dell’Offerta Formativa, “che collega affettività e sessualità, con l’apporto di qualificati operatori, psicologi e personale specializzato dell’Asl, che aiutano i nostri alunni nella delicata fase di crescita che stanno attraversando“.
Un lavoro impegnativo, a scarsa visibilità, per il quale i docenti della scuola di Nova Milanese chiedono “rispetto“. A noi sembra che lo meritino, e che le luci della ribalta giornalistica dovrebbero ogni tanto accendersi anche sulle fatiche quotidiane di tanti insegnanti “normali”.

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