Indicazioni nazionali I ciclo: dalle lingue all’educazione alla sostenibilità, più attenzione a competenze di cittadinanza

Il rafforzamento delle competenze di cittadinanza nelle Indicazioni nazionali del I ciclo di istruzione. Sarà questo il tema al centro dell’evento che si terrà il prossimo 22 febbraio al Ministero dell’Istruzione, a partire dalle ore 14.30. Ne dà comunicazione il Miur in una nota.

Nella Sala della Comunicazione sarà presentato il documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”, predisposto dal Comitato scientifico nazionale per le Indicazioni nazionali della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione, coordinato dal professor Italo Fiorin.

Nel corso dell’evento interverranno anche altri due componenti del Comitato:  Giancarlo Cerini e  Sergio Cicatelli. Alla presentazione parteciperanno la Ministra Valeria Fedeli, la Capo Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione, Rosa De Pasquale, la Capo Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, Carmela Palumbo, il Direttore Generale per gli Ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, Maria Assunta Palermo.

Le Indicazioni nazionali, emanate nel 2012,  sono il documento di riferimento per la progettazione del curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Fissano in maniera prescrittiva le finalità e i traguardi che vanno garantiti a tutte le alunne e a tutti gli alunni. A più di cinque anni dalla loro pubblicazione, le Indicazioni vengono rilanciate e rilette dando maggiore centralità e trasversalità al tema della cittadinanza che attraverserà tutte le discipline per offrire a studentesse e studenti le necessarie competenze per affrontare le sfide dell’oggi e del domani, dei cambiamenti in atto, attraverso la valorizzazione dell’educazione alla sostenibilità, delle lingue, del pensiero matematico e computazionale, del digitale, delle arti.

Il documento che viene consegnato alle scuole del primo ciclo sarà messo alla prova e sarà oggetto di consultazione con le istituzioni scolastiche statali e paritarie e con la comunità scientifica nazionale prima dell’adozione definitiva.