La ricerca si focalizza su un materiale utilizzato per la confezione degli indumenti, la lana, confrontandone le caratteristiche fondamentali con quelle delle altre fibre tessili.
Un materiale così comune, anche se importante nell’industria tessile e manifatturiera, può essere al centro di una unità di apprendimento? Dubbio legittimo se della attività proposta se ne privilegiasse il contenuto indagato piuttosto che la metodologia utilizzata.
L’unità di apprendimento viene proposta ad una classe prima, cioè ad alunni particolarmente bisognosi dapprima di utilizzare e poi di padroneggiare un modello logico per la costruzione di concetti, utile per acquisire conoscenze strutturate.
Il lavoro si svolge quindi lungo un percorso che vede gli studenti ricavare informazioni dall’analisi di diversi testi reperiti anche attraverso ricerche guidate in Internet, selezionare e sintetizzare le notizie necessarie, confrontare i dati raccolti ed esporre infine i risultati ottenuti. Essi dovranno pertanto porre in relazione gli elementi di due insiemi, costruire tabelle a doppia entrata, utilizzare grafi ad albero e mappe strutturali, rinforzando così la loro capacità di costruire autonomamente il sapere. Il contenuto specifico analizzato, quasi senza accorgersi, come è giusto che sia, finisce così in secondo piano.
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