Incontro ministro – sindacati: e i dirigenti scolastici?

C’erano tutti e cinque i sindacati rappresentativi della scuola ieri al Miur nell’incontro con il ministro per conoscerne le linee d’azione e riprendere il filo delle relazioni sindacali.

C’erano tutti e cinque a sentir parlare – musica per le loro orecchie – anche di contratto. E tutti e cinque, con toni diversi, a richiedere modifiche o attenuazioni nell’attuazione della Buona Scuola.

Convitato di pietra, non presente all’incontro (scelta del ministro? Appuntamento diverso?) il sindacato rappresentativo dei dirigenti scolastici. Eppure molte innovazioni introdotte dalla 107/15 ruotano proprio attorno al ruolo del dirigente scolastico che, come variabile non indifferente del cambiamento, non può essere messo da parte in quella che sembra annunciarsi come operazione ‘cacciavite’ per rimettere a punto la macchina del sistema.

Per capire di cosa parliamo basti pensare alle nuove funzioni che la legge ha attribuito al capo d’istituto in materia di chiamata diretta e di attribuzione del bonus per il merito. Ma c’è anche la questione del contratto dei dirigenti scolastici da affrontare non solo nei termini generali che riguardano tutti i dipendenti pubblici (compreso il personale della scuola), ma anche nell’obiettivo, affermato ma mai realizzato, di perequazione retributiva con la dirigenza pubblica.