In Usa pagano ‘cash’ il merito di studenti e docenti. In Italia no

Viene da New York la sorprendente notizia che studenti ed insegnanti di scuole pubbliche vengono premiati economicamente per i loro risultati scolastici. Ad ogni voto corrisponde un valore monetario e in questo modo con voti alti in pagella lo studente ci guadagna, in base ad una apposita “pagella dei guadagni” sulla quale si registra l’andamento del programma scolastico.

Il singolare esperimento riguarda anche gli insegnanti che possono fruire di incentivi economici in base agli esiti migliori dei propri studenti.

Negli Stati Uniti vi sono esperimenti di questo tipo, anche sotto forma di doni per gli studenti meritevoli o di bonus per avere pasti gratis nei fast food. Si tratta di esperimenti, come riferisce il quotidiano “La stampa” di Torino, che non sempre trovano d’accordo le famiglie.

L’esperimento “monetario” di New York riguarda 58 scuole pubbliche con 5.237 studenti, ai quali, per i buoni voti conseguiti, è andato mezzo milione di dollari. E, a quanto sembra, l’esperimento ha già dato frutti positivi con studenti risultati mediamente più preparati rispetto ai loro coetanei.

Mariangela Bastico, vice ministro della Pubblica Istruzione, ha commentato l’esperimento di New York : “Il principio di premiare il merito è assolutamente condivisibile – ha detto – tanto è vero che anche noi abbiamo imboccato questa strada con il decreto sulle eccellenze che introduce riconoscimenti tangibili per gli studenti brillanti e dunque per chi ha preso 100 e lode alla maturità, per i vincitori delle olimpiadi di matematica, fisica, per coloro che in più anni di corso hanno riportato la media dell’otto, ecc…”.

Ma in Italia, ha precisato Bastico, non si è scelto la monetizzazione del merito preferendo optare per bonus spendibili in libri, corsi di studio, viaggi d’istruzione e cose simili. Insomma, invece di regalare 30 dollari per un test ben riuscito di matematica, da noi si preferisce donare prodotti culturali.