In calo l’adesione all’educazione permanente in Gran Bretagna

L’annuale rapporto sullo stato dell’educazione permanente degli adulti nel Regno Unito, curato dell’istituto britannico NIACE – National Institute of Adult Continuing Education, che si occupa di educazione degli adulti, ha rilevato alcune criticità per gli adulti anziani.

Il Rapporto, nato dalla elaborazione di circa 5mila interviste, centrate attorno alla richiesta se ci si sentisse o meno soggetti di istruzione, presenta dati positivi in particolare per i giovani. La fascia di età fra i 17 e i 24 anni, infatti, comprende una percentuale maggiore di giovani inseriti in programmi di istruzione o formazione rispetto alle rilevazioni precedenti. L’incremento maggiore, dal 58% dello scorso anno al 71% di quest’anno, si ha proprio nella fascia tra i 17 e i 19 anni.

Lo stesso non si può dire per i partecipanti alla rilevazione con qualche anno in più: sia per i maschi adulti in possesso di competenze minime che per i sessantenni, in attività o ritirati dal lavoro, i dati mostrano un drammatico crollo nelle competenze culturali.

Per la fascia di età fra i 65 e i 74 anni, le iniziative di apprendimento cui si è aderito scende dal 23% al 17%. Passano dal 47 al 37% gli adulti che, negli ultimi tre anni hanno partecipato a un percorso di istruzione e tre quarti di quelli che lo hanno fatto, dichiarano di aver partecipato a corsi di aggiornamento spinti da ragioni lavorative o di carriera. Tale dato segna il livello più basso dal 1996 quando il NIACE ha pubblicato il suo primo rapporto.

Oltre l’80% degli ultrasessantacinquenni ha dichiarato di aver intrapreso attività culturali per ragioni di interesse personale e per piacere.

Il direttore dell’Istituto, ha dichiarato che, se la Gran Bretagna vuole uscire dalla crisi economica deve investire nella formazione di tutti i cittadini, non solo dei giovani. La sfida politica che si presenta al governo è perciò di creare in tutti la consapevolezza della propria personale responsabilità nell’istruzione permanente: una popolazione più anziana ha bisogno di corrette conoscenze riguardo alla propria salute e competenze adeguate, in vista di una più lunga permanenza nel mondo del lavoro.