Immissioni in ruolo ATA, informativa MIM. Uil Scuola allontanata da Forze dell’Ordine. Bombardieri: ‘Fatto gravissimo’. ANINSEI: ‘Solidarietà alla Uil’. MIM: ‘Polemiche incomprensibili’
Lo scorso 8 agosto non è stato permesso al Dirigente sindacale Uil Scuola, Pasquale Raimondo, di partecipare a una riunione informativa presso il MIM. Il dirigente è stato infatti accompagnato all’uscita con l’ausilio delle Forze dell’Ordine. Un’esclusione questa disposta a causa e per effetto della nuova formulazione degli artt. 5 e 6 del CCNL Comparto Istruzione e Ricerca 2019/2021 che hanno circoscritto il confronto ai soli soggetti titolari di contrattazione integrativa, ovvero le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL di settore. “Parlare di condotta antisindacale è riduttivo: qui siamo di fronte a un atto perpetrato in spregio ai diritti garantiti dalla nostra Costituzione“, ha dichiarato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Solidarietà dell’ANINSEI: “Un fatto gravissimo e senza precedenti”. Il MIM: “Polemiche incomprensibili”.
“Alla Federazione UIL Scuola RUA – ha raccontato il segretario, Giuseppe D’Aprile – è stato totalmente impedito l’esercizio delle relazioni sindacali costituzionalmente tutelate, in forza di una disposizione del CCNL Comparto Istruzione e Ricerca 2019/2021 che si pone in aperta ed evidente violazione sia della Costituzione che della Legge. Continuiamo a sostenere che la contrattazione collettiva, limitando la partecipazione alle relazioni sindacali in favore dei soli soggetti firmatari del CCNL, ha oltrepassato i limiti delle proprie competenze, ben delineate dal Decreto Legislativo n. 165/2001″.
“ANINSEI Confindustria esprime massima solidarietà al Sindacato UIL per il denunciato allontanamento dagli uffici del Ministero dell’Istruzione del suo dirigente sindacale nella giornata di ieri e ne condanna il comportamento che, se confermato, sarebbe del tutto arbitrario e antisindacale – ha commentato Enrico Pizzoli Presidente Nazionale di ANINSEI Confindustria –. Mai prima d’ora abbiamo assistito a simili comportamenti, un fatto gravissimo e senza precedenti”.
“Attendiamo i dovuti chiarimenti da parte dei vertici ministeriali e vigileremo al fianco del sindacato UIL SCUOLA – aggiunge Luigi Sepiacci componente del Direttivo Nazionale ANINSEI Confindustria – affinché simili episodi, se confermati, non abbiano mai più a ripetersi”.
Nel pomeriggio del 9 agosto arriva anche il commento del Ministero dell’Istruzione e del Merito: “In merito alle polemiche a mezzo stampa di oggi sulla posizione della UIL Scuola Rua nelle relazioni sindacali del comparto, occorre precisare quanto segue. La UIL Scuola Rua non ha firmato il CCNL del triennio 2019-2021, a differenza delle altre organizzazioni sindacali rappresentative. Nell’ambito del giudizio instaurato dalla sigla per vedere riconosciuto l’eventuale diritto a partecipare, con le altre organizzazioni, alle trattative riguardanti l’attuazione del CCNL, il Tribunale di Roma, lo scorso 29 aprile, aveva reso una prima ordinanza, in sede cautelare, favorevole alla ricorrente e, per tale ragione, l’Amministrazione, operando sempre in stretto raccordo con l’Avvocatura generale dello Stato, aveva ottemperato invitando UIL Scuola Rua alle predette riunioni”.
“In seguito – si legge ancora nella nota MIM -, lo stesso Tribunale, con ordinanza del 20 giugno scorso, sempre in sede cautelare, ha revocato quel primo provvedimento, estromettendo la UIL Scuola Rua dal confronto contrattuale. E pertanto, in esecuzione della nuova ordinanza del Tribunale, UIL Scuola Rua non è stata più convocata nelle informative ministeriali che attengono all’attuazione del CCNL. Viceversa, UIL Scuola Rua è stata recentemente invitata, con gli altri sindacati rappresentativi, all’incontro politico con il Ministro Valditara dedicato alla tematica, di carattere generale, delle immissioni in ruolo del personale scolastico. Risulta del tutto evidente che l’Amministrazione sta operando con la consueta attenzione, nella scrupolosa osservanza delle decisioni dell’Autorità giudiziaria e in costante confronto con l’Avvocatura dello Stato. Colpisce pertanto il comportamento, inutilmente polemico, della UIL”.
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