Immissione in ruolo precari: 2021-22 anno di formazione, prova finale e ruolo con nomina retroattiva

Non ci sono soltanto concorsi ordinari, attuali e prossimi, nel piano di copertura delle cattedre nelle scuole statali, previsto nella bozza del decreto legge sostegni-bis e illustrati da Tuttoscuola. Anche per una certa quantità di docenti precari storici è infatti prevista un particolare percorso per colmare la lunga attesa di stabilizzazione. Sui posti che al prossimo 1° settembre resteranno vacanti, dopo le varie nomine in ruolo previste dalle GAE e dalla graduatorie di merito di precedenti concorsi, saranno nominati con contratto a tempo determinato fino alla completa copertura dei posti i docenti precari che rispondono a questi requisiti:

– Essere inclusi nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze per i posti comuni o di sostegno, o negli appositi elenchi aggiuntivi ai quali possono iscriversi, anche con riserva di accertamento del titolo, coloro che conseguono il titolo di abilitazione o di specializzazione entro il 31 luglio 2021;
– Abbiano svolto su posto comune o di sostegno, entro l’anno scolastico 2020/2021, almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, negli ultimi dieci anni scolastici oltre quello in corso, nelle istituzioni scolastiche statali, valutabili secondo le norme vigenti.

Come si sa, un anno scolastico è considerato come anno intero se il servizio di supplenza nel medesimo anno è stato prestato complessivamente per almeno 180 giorni oppure ininterrottamente dal 1° febbraio fino agli scrutini finali. Bastano tre anni prestati tra il 2010-11 e l’attuale anno in corso.

Attenzione! Tra le migliaia di supplenze che verranno conferite a settembre, soltanto quelle annuali su posti vacanti e disponibili saranno utilizzate per questo percorso straordinario a favore dei precari storici.

È prematuro conoscere la quantità di posti che rimarranno vacanti e disponibili per questo percorso riservato ai docenti precari.

Secondo quanto riportato dal Portale dati del Ministero, nel 2019-20 le supplenze annuali su posti vacanti (quasi tutti anche disponibili) sono state poco meno di 38mila: 26.555 su posti comuni e 11.355 su posti di sostegno.

La sede assegnata per il contratto a tempo determinato è individuata esclusivamente nella provincia e nella o nelle classi di concorso o tipologie di posto per le quali il docente risulta iscritto nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze o negli elenchi aggiuntivi.

Nel 2021-22 il docente segue un percorso di formazione che si conclude con una prova disciplinare valutata da una commissione esterna all’istituzione scolastica di servizio.

Se il docente consegue una soglia di idoneità, viene assunto a tempo indeterminato con effetto retroattivo al 1° settembre 2021 nella medesima sede in cui ha prestato servizio.

 

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