Imminenti le nomine dei nuovi direttori generali ministeriali

A fine marzo sono stati nominati dal Consiglio dei ministri i tre capi dipartimento del Miur e ci si aspettava, nel giro di pochi giorni, la nomina o conferma dei direttori generali centrali o periferici. A distanza di un mese gli assetti di vertice non sono stati ancora completati a testimonianza di quanto sia difficile definire gli organigrammi di potere. Il ritardo determina rallentamento ed incertezza nella consueta ed ordinaria attività di governo amministrativo del sistema, con ricadute negative sui tempi di definizione dei numerosi regolamenti attuativi del riordino del sistema educativo.

I rumors a viale Trastevere parlano di parziale rotazione interna di direttori generali e di ingresso di professionalità esterne per alcuni posti chiave.

Sul territorio i giochi sembrano ormai fatti per la Lombardia, la Liguria, le Marche e il Lazio, mentre qualche incertezza sussiste per l’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna, libero dopo il collocamento a riposo di Luigi Catalano.

A Milano dovrebbe arrivare Giuseppe Colosio, dirigente dell’Usp di Brescia, che subentrerebbe ad Anna Maria Dominici, assegnata alla sede della Liguria, al posto di  Attilio Massara, collocato a riposo.

Alla sede vacante di Ancona per le Marche potrebbe essere destinato Antonio Coccimiglio (oppure Bruno Pagnani, già al servizio interno del Miur), mentre alla direzione del Lazio è ritornata Maria Maddalena Novelli al posto di Raffaele Sanzo, collocato a riposo a domanda.