Il voto di condotta non fa media per l’ammissione alla maturità?

Il Miur ha pubblicato l’Ordinanza Ministeriale che, come ogni anno, impartisce istruzioni e modalità organizzative per lo svolgimento degli esami di Stato per l’istruzione secondaria di II grado.

Quest’anno ci sono tutte le code legate al nuovo sistema di valutazione introdotto dalla legge 169/2008 che ha dato particolare rilievo al voto di condotta.

Con l’ordinanza n. 40 dell’8 aprile il Miur ha chiarito diverse questioni, ma ne ha lasciate aperte altre, a causa soprattutto della pendenza di approvazione del regolamento sulla valutazione, attualmente fermo presso il Consiglio di Stato per l’acquisizione del prescritto parere.

Proprio a causa del protrarsi dei tempi di definizione di questo regolamento, è stato deciso di soprassedere, per quest’anno, dall’introdurre la nuova norma che richiede per l’ammissione all’esame il sei in ogni disciplina. Scelta che a suo tempo Tuttoscuola aveva caldamente auspicato.

Per quest’anno, invece, sarà applicata per la prima volta una disposizione voluta a suo tempo dal ministro Fioroni (D.M. 42/2007), che richiede la media dei sei per l’ammissione.

Tuttoscuola aveva rilevato come il voto di condotta fosse diventato un “ospite” imprevisto: fa media o no? (a parte il fatto che se è insufficiente preclude di per sé l’ammissione).

Ci aspettavamo un chiarimento dalla ordinanza, ma il chiarimento non è venuto.

Crediamo, quindi, che la nuova disposizione della media del sei vada intesa alla lettera come applicativa della norma preesistente (il decreto 42/2007), quando il voto di comportamento non c’era.

La media del sei dovrebbe, quindi, riferirsi solamente ai voti delle discipline.

Ma, d’altra parte, il riferimento al fatto che il voto sul comportamento “incide sulla determinazione del credito scolastico riferito all’ultimo anno di corso” fa nascere un dubbio. Proprio non si poteva dire le cose in modo più chiaro?