Il tutor spalmato

Lo chiamano il tutor diffuso, ma c’è già chi preferisce chiamarlo il tutor spalmato.
In tempi in cui gli slogan di solidarietà, per fatti molto più drammatici e importanti, affermano “siamo tutti americani” o “siamo tutti spagnoli”, anche nella scuola il “siamo tutti” sta prendendo piede nei riguardi del docente tutor.
Siamo tutti tutor è la parola d’ordine che passa soprattutto tra i rappresentanti sindacali della Cisl-scuola che, in questo modo, cercano di attenuare l’effetto di un aspetto di riforma, la funzione tutoriale, da loro mai condiviso.
La funzione tutoriale, secondo le recenti norme legislative, presuppone una quantità di incarichi (rapporti con le famiglie e con il territorio, orientamento e assistenza dell’alunno, cura della documentazione per il portfolio, coordinamento dell’équipe dei docenti) che il decreto legislativo 59/2004 affida interamente alla responsabilità del docente tutor.
Una parte del sindacato punta a fare di questa funzione uno spezzatino: un po’ all’uno e un po’ all’altro, un gruppo di alunni a me e un gruppo di alunni a te, in una operazione distributiva che mira all’uguaglianza di funzione.
Si arriverebbe così ad una funzione tutoriale distribuita tra tutti gli insegnanti con una spalmatina di tutor su tutti. In questo modo si salverebbe la pariteticità di funzioni tra gli insegnanti, tutti uguali nella buona e nella cattiva sorte.
I propositi cozzano però con il dispositivo del decreto che, in quanto norma generale, non consente deroghe nemmeno nei confronti dell’autonomia scolastica. Come andrà a finire?