Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Il succo della vita

L’estate sembra essere finita ma una buona notizia è buona per tutte le stagioni. Bere succhi di frutta, specie se si tratta di frutti di stagione è una scelta gradevole, saggia e salutare. Sembra infatti che oltre ad essere freschi e dissetanti, i succhi infatti (ma anche le verdure in centrifughe), possa incredibilmente allonatre dal nostro orizzonte l’Alzheimer, la forma piu’ comune di demenza senile.

Secondo un ben articolato studio epidemiologico pubblicato sulla rivista ”The American Journal of Medicine”, infatti, l’abitudine di bere per almeno tre volte a settimana succhi di frutta o verdure e’ associata ad una riduzione del 76% del rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer rispetto a chi di queste bevande fa un consumo moderatissimo, meno di una volta a settimana. Del resto che gli americano in genere vadano in giro con bevande a base di minerali e di integratori, a base di frutta è spettacolo che ormai anche quotidianamente siamo abituati a vedere nelle nostre città d’arte.

Ed a liquidare spesso con una forma di consumismo e di salutismo esasperato. Niente di più sbagliato, sembra. Poiche’ il collegamento fatto in passato tra alcune vitamine con potere antiossidante (vitamine C, E ed A) e la protezione contro la demenza senile e’ stato poi smentito, o comunque messo in dubbio da successivi studi, gli esperti del Vanderbilt University Medical Center in Tennessee che hanno diretto lo studio ipotizzano che l’effetto protettivo dei succhi di frutta sia da riferirsi ai polifenoli, ovvero altre sostanze antiossidanti ma diverse dalle vitamine e presenti soprattutto nel te’, nei succhi e nel vino. Malattia senz’altro complessa e per certi versi spaventosa, l’Alzheimer sembra avere cause sia di natura ereditaria sia imputabili a scorretti stili di vita.

Per questa e per altre malattie i nutrizionisti avvertono che la risposta più idonea è quella di abituarsi ad uan dieta bilanciata in cui devono trovar spazio frutta e verdura. Nello studio sono stati coinvolti poco meno di 1900 individui sani e seguiti per un decennio, monitorando lo stile di vita di ciascuno e lo stato di salute. Fumo, il livello di istruzione, il tipo di dieta le variabili in esame, fino a verificare che coloro che consumano dalle tre o piu’ porzioni a settimana di succhi di frutta hanno un rischio ridotto del 76% di ammalarsi nel corso degli anni del follow up, rispetto a coloro che invece ne bevono meno di una porzione a settimana. Poiche’ i succhi contengono una buona percentuale di polifenoli, antiossidanti diversi dalle vitamine e presenti solo in alcuni cibi, per esempio l’uva.

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