Il PD guida il fronte anti Gelmini e maestro unico

No a Gelmini e maestro unico” è lo slogan della tre giorni di protesta contro la politica scolastica del governo, organizzata in tutta Italia dal Partito Democratico dal 27 al 29 settembre. Lo “Scuola Day” del PD si conclude con un intervento di Walter Veltroni oggi lunedì 29 settembre, presso il Teatro Capranica di Roma (piazza Capranica 101, ore 17).

Lo stesso segretario del PD ne anticipa la tesi centrale. “Ci sono aree sulle quali è necessario operare tagli“, afferma, “ma non è certo quello della scuola il settore in cui portare la spesa pubblica al di sotto della media europea. Il futuro dell’Italia si gioca su formazione, scuola, ricerca e università“.

I tagli, sostiene un comunicato del PD diffuso in questi giorni, fanno cambiare significato alle “tre I” della scuola propagandata da Berlusconi (Inglese, Internet, Impresa), che ora vogliono dire in realtà “Impoverita, Invecchiata, Inadeguata”. Impoverita dai tagli, dalla riduzione di 87.000 docenti e 43.000 ATA, dai 4.000 istituti scolastici a rischio di soppressione. Invecchiata perché il turnover bloccato esclude precari più giovani e per il ritorno alla didattica del passato con il maestro unico alle elementari. Inadeguata per la riduzione del tempo pieno e prolungato, del sostegno per i disabili, delle risorse per i servizi scolastici fondamentali.

Il PD promette battaglia nelle aule parlamentari ma anche sul territorio e nelle scuole, dove l’iniziativa politica potrebbe saldarsi, nei prossimi giorni, con la protesta sindacale. Contro i tagli e contro il maestro unico.

Anche l’Italia dei Valori si mobilita contro il piano Gelmini, con Antonio Di Pietro che martedì 30 presenterà le sue ”controproposte” insieme con gli Unicobas.