Il nuovo DigComp 2.2. La rilevanza strategica della competenza digitale

È stata resa nota in questi giorni la versione 2.2 di DigComp, il framework europeo per le competenze digitali, che presenta interessanti aggiornamenti soprattutto per una scuola come quella italiana, che in materia di competenza digitale è in ritardo rispetto agli altri Paesi europei (20° posto su 27 secondo il rapporto DESI 2021) e che per recuperarlo ha la necessità di definire un aggiornato “curricolo di riferimento unico, chiaro, validato scientificamente ed esteso a livello nazionale”.
 
Lo spiega Laura Biancato, dirigente scolastico dell’ITET “Luigi Einaudi” di Bassano del Grappa, istituto all’avanguardia nell’innovazione in questo campo, in un denso articolo, pubblicato sul nostro sito, che rilegge la storia delle iniziative europee e italiane in materia di cittadinanza digitale e fa il punto su quanto si potrebbe e dovrebbe fare oggi con urgenza.
 
A questo proposito Biancato polemizza apertamente con chi ritiene (comprese alcune scuole) che il riferimento alla cittadinanza digitale contenuto nella legge 20 agosto 2019, n. 92, istitutiva dell’Educazione civica, possa esaurire l’intero complesso delle competenze digitali osservando, come notato subito anche da Tuttoscuola, che la legge indica una molteplicità perfino eccessiva di obiettivi, e che sarebbe un errore caricare su questo insegnamento un compito impegnativo come quello di fornire adeguate competenze digitali. 
 
La versione 2.2 di DigComp evidenzia opportunamente lo stretto collegamento della competenza di cittadinanza con l’alfabetizzazione mediatica, indispensabile per partecipare attivamente e pienamente alla vita civile e sociale in una società democratica ma anche ai fini dell’apprendimento in generale. Le 5 aree in cui si articola la competenza digitale comprendono infatti 1) Informazione e alfabetizzazione dei dati; 2) Comunicazione e collaborazione; 3) Creazione di contenuti digitali; 4) Sicurezza; 5) Risoluzione dei problemi.
 
Da questo punto di vista la cittadinanza digitale va concepita come una parte (o un “sottoinsieme”, come scrive Biancato nell’articolo citato), all’interno del più vasto quadro delle competenze digitali. Quadro che richiede una coerente declinazione curricolare complessiva, che ancora manca nel nostro Paese.
 
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