Il numero dei posti assegnati segue il trend del numero di alunni? Analisi di un decennio

Non sappiamo se nelle carte del Ministero dell’istruzione in questi anni sono stati fissati criteri aritmetici, logici o discrezionali per definire gli organici del personale docente e, conseguentemente, anche per regolare la ripartizione territoriale dei posti previsti per le immissioni in ruolo. Forse sì, forse no, ma i precari siciliani che hanno strappato una sentenza del Consiglio di Stato di censura nei confronti del Miur sperano che, in mancanza di criteri ministeriali, il commissario ad acta che potrebbe essere nominato dal Consiglio di Stato provveda a fissare altri criteri. A loro favore.

Tuttoscuola ha svolto in merito un’ampia ricerca che ha abbracciato il decennio 2001-02/2011-12, verificando se vi sia stata sempre una proporzione tra decremento/incremento del numero di alunni e decremento/incremento del numero delle classi (ricordando che al numero delle classi è legato il numero dei posti assegnati). Abbiamo quindi rilevato per ciascuna regione il parallelo andamento del numero di alunni e del numero delle classi, scoprendo qualcosa di sorprendente.