Il corredo scolastico lo decide il Ministero. In Francia

Mentre in Italia, prima dell’inizio delle lezioni scoppia l’annuale polemica sul rincaro dei prezzi del corredo scolastico (dai libri allo zaino, dagli astucci ai diari), in Francia è il Ministero dell’educazione a prendere posizione sull’argomento.

Annualmente, infatti, una apposita circolare ministeriale molto dettagliata indica, classe per classe e per ogni ordine di scuola, i materiali che le famiglie devono acquistare per i loro figli. E i docenti non possono richiedere l’acquisto di altri materiali oltre quelli indicati nella lista oppure di una determinata marca.

La circolare ricorda ai docenti di attenersi alla lista fornita dal Ministero per evitare alle famiglie spese troppo gravose. La lista, senza sminuire la qualità e la libertà di insegnamento, in applicazione del principio « della neutralità del servizio scolastico pubblico » può contribuire a favorire l’uguaglianza delle opportunità tra gli studenti, soprattutto per quelli in condizioni economiche più svantaggiate.

Nella lista ministeriale tutto è deciso e preordinato, sia nelle quantità che nella qualità: si va dai quadernoni, di cui si specificano dimensioni e grammatura della carta (96 pagine con grammatura massima 90 g/m2), alle tipologie di penne (blu, rossa, verde, nera, tutte a punta media) e colori, dallo zaino, che deve essere “solido e resistente” e non pesare oltre un chilo per gli alunni della scuola primaria e per la scuola media, alle forniture specifiche per il disegno geometrico (righe, squadre, compassi, forbici con punte arrotondate…).

Interessante la richiesta di dotare gli studenti delle secondarie di primo e secondo grado anche di penne stilografiche con le rispettive cartucce di inchiostro.