Il Convitto Paolo Diacono di Cividale sempre più internazionale: beneficiario dei progetti dell’Ue Erasmus+ KA1 e KA2

Tra i progetti dell’Unione Europea Erasmus+ che il Convitto Paolo Diacono di Cividale del Friuli (UD) sta portando avanti, ce ne sono due in particolare che puntano sull’internazionalità: il progetto KA1 di Mobilità internazionale del personale per sviluppare l’attività didattica e di formazione, e il progetto triennale KA2 RUSH (acronimo di Re and Up Skilling Horizons) per promuovere l’utilizzo delle lingue minoritarie nella formazione dei giovani. Infatti, come sottolinea il Rettore Patrizia Pavatti: “Al Convitto la formazione internazionale dei docenti e del personale è prioritaria per poter educare i nostri giovani ad essere cittadini del mondo, ma anche per accogliere gli studenti e gli ospiti stranieri che tutto l’anno frequentano la nostra comunità educativa”.

Per quanto riguarda il progetto Erasmus+ KA1 sulla Mobilità internazionale del personale, si è appena conclusa la selezione di 15 unità di personale del Convitto che seguiranno un corso di formazione a Scarborough (Regno Unito) dal 1° al 15 settembre. La delegazione, costituita da docenti, educatori, personale di refettorio, collaboratori scolastici e assistenti amministrativi, si formerà principalmente sulla lingua inglese e sul progetto CLIL e svolgerà un’esperienza formativa e lavorativa all’estero per migliorare le proprie conoscenze, attraverso corsi e scambi di pratiche didattiche. Ci saranno anche importanti momenti di job shadowing, ossia di osservazione presso le scuole e di incontri in cui favorire azioni di scambio e di confronto tra docenti di tutta Europa. L’obiettivo generale dell’attività è quello di promuovere, oltre allo sviluppo delle competenze individualila modernizzazione e l’internazionalizzazione degli organismi in cui i partecipanti operano.

Relativamente al progetto triennale Erasmus+KA2 RUSH, incluso nei partenariati strategici internazionaliobiettivo primario è quello di analizzare e sviluppare le tematiche relative alle competenze da mettere in atto dall’insegnante plurilingue in Europa con l’utilizzo della lingua minoritaria. Il progetto è costituito da un partenariato multiattore che vede accanto agli istituti scolastici, l’ARLEF, il Comune di Cividale, l’Ente Regione Galizia (Spagna), l’Unione Italiana di Slovenia e Croazia.  Il percorso progettuale prevede scambi e confronti tra i referenti dei tre Paesi coinvolti, attività di ricerca-azione nelle scuole primarie e secondarie, formazione dei docenti e confronto tra alunni con la costituzione di classi transnazionali. Due output sono previsti nei tre anni: la realizzazione di una Linea Guida per il docente plurilingue in Europa e la creazione di un centro risorse europeo per la comunità di pratica professionale, che ospiterà i materiali per l’insegnamento plurilingue, prodotti dai docenti, che saranno a disposizione di tutte le scuole.

Patrizia Pavatti, Rettore del Convitto Nazionale Paolo Diacono di Cividale, ha osservato: “Abbiamo voluto cogliere la straordinaria occasione offerta dall’Unione Europea di partecipare ai progetti Erasmus+ KA1 e KA2. Al primo, con l’obiettivo di rendere il Convitto un’istituzione sempre più internazionale, in cui la comunità ha un forte senso di appartenenza e competenze adeguate ad accogliere ospiti provenienti da tutto il mondo. Al secondo, abbiamo aderito per approfondire l’importanza del plurilinguismo e delle lingue minoritarie nella formazione dei giovani. – Prosegue la Pavatti – L’output che stiamo realizzando in questa fase è la Linea Guida in italiano, friulano, inglese, galiziano, spagnolo, croato, istro-veneto dal titolo “3M – More Languages More Innovation More qualification” sulla figura professionale, i titoli richiesti e la certificazione del docente plurilingue in Europa.”