Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Il condom che divide

Dopo l’approvazione di una mozione dello’anno scorso con la quale la Provincia di Roma si era  impegnata a supportare la diffusione dei preservativi nelle scuole, ai fini di una sana educazione sessuale, è arrivata la prima installazione di distributori di preservativi in un liceo romano.

La notizia è stata subito accompagnata da diverse prese di posizione, tra cui quelle del Vaticano che per voce del cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma ha criticato decisamente l’iniziativa dichiarando ”No alla banalizzazione della sessualità” ed confermando “viva preoccupazione” già espressa nel giugno scorso in occasione della presentazione dell’iniziativa della provincia di Roma.

Vallini rifacendosi a quanto detto da Benedetto XVI agli amministratori romani, esorta nell’educazione dei giovani” a evitare “scorciatoie” e ”banalizzazioni della sessualità”. 

Nella scuola romana, che conta poco meno di mille studenti, però i docenti, a quanto sembra, hanno accolto positivamente la novità.

“È il mezzo per ovviare ai problemi legati al sentimento di vergogna e all’elevato costo dei prodotti anticoncezionali per i teenagers” hanno spiegano i ragazzi promotori della richiesta al preside per l’istallazione dei distributori.

“Abbiamo raccolto l’invito della Provincia di Roma che invitava ad installare distributori di profilattici per prevenire malattie sessualmente trasmissibili – ha dichiarato il prof. Luigi Barbaro, anche a nome dei colleghi dell’istituto che ha anche aggiunto che la delibera è stata approvata all’unanimità e ha trovato d’accordo, oltre ai docenti, anche i genitori.

Meno entusiasta dell’iniziativa è stato vicepresidente dell’Associazione nazionale presidi Mario Rusconi: ‘”Mi pare un’iniziativa mediatica. Le macchinette dei preservativi sono in ogni angolo di Roma, gli studenti non ne hanno bisogno nei bagni della scuola. Anche perché i problemi della scuola sono altri: le risorse che ci vengono tagliate di anno in anno e gli studenti sempre più impreparati nelle materie scientifiche”.

Rusconi è anche preside di un  altro liceo romano: “I miei ragazzi – ha aggiunto – se vogliono comprare i preservativi fanno 50 metri e li comprano fuori dalla scuola. Per quanto ci riguarda abbiamo in programma iniziative più serie come seminari sulla riforma della scuola, sul nucleare e le rinnovabili”.

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