Il concorso e la selezione del personale esperto

Abbiamo ricevuto, attraverso la piattaforma di discussione Disqus, l’intervento della nostra lettrice Anna Pietrocarlo, a commento di un’altra lettera scritta da un lettore amareggiato per la bocciatura al concorso attualmente in svolgimento.

Lo pubblichiamo in sede separata, invitando tutti gli altri lettori a intervenire, o a proporre nuovi temi di discussione, scrivendoci come di consueto all’indirizzo dedicato la_tribuna@tuttoscuola.com.

—-

Caro collega, come ti capisco!

Amareggia vedere tanti talenti e competenze sprecati e umiliati da commissioni di pseudo esperti che verificano sulla base di requisiti superficiali e incredibili per gli obiettivi che dovrebbero avere i concorsi: selezionare i docenti competenti e in grado di insegnare.

Immagino che una delle ragioni della tua eliminazione sia stata la tua vasta conoscenza della disciplina e, non indifferente, una “bella scrittura”.

Il successo di questi concorsi (per docenti e per dirigenti scolastici), infatti, è assolutamente legato, più di quanto si voglia ammettere per pudore, a questi aspetti.

Il problema, in definitiva, è quello della inadeguatezza assoluta del sistema di selezione, che accerta, quando va bene, il possesso dei requisiti giuridico-formali e di conoscenza disciplinare, che hanno poco o niente a che fare con le COMPETENTE dei candidati. Naturalmente questo non vuol dire affatto che chi supera un concorso non sia competente.

(nota: io sono stata più fortunata di te, ma non so perché).

Anna