
Il carbone della Befana per gli scatti annullati/2. La reazione dei sindacati
La reazione del mondo sindacale per la restituzione degli scatti maturati nel 2013 è stata immediata. Ha cominciato la Cisl-scuola, il sindacato che in questi ultimi anni ha guidato la rivendicazione degli scatti di anzianità per il personale scolastico, che non ha esitato a respingere la nota del MEF e a criticare il Governo per quella che è stata considerata “una decisione inaccettabile che va bloccata, una vera e propria provocazione che se attuata non potrà rimanere senza risposta.
Chiediamo al Governo di sospendere ogni procedura di recupero, impegnandoci ovviamente a sostenere le azioni di impugnativa ove queste si rendessero necessarie da parte degli interessati”.
Al comunicato della Cisl-scuola ha fatto seguito una serie di altre prese di posizioni sindacali, tra cui quella dei CUB, Comitati di base, che hanno parlato di sciopero. Così come la Gilda, che in un comunicato ha dichiarato: “Riteniamo totalmente inaccettabile il prelievo forzoso deciso dal ministero dell’Economia nelle buste paga degli insegnanti già ridotte all’osso e doppiamente penalizzate dal mancato rinnovo del contratto e dal blocco degli scatti 2013”, rinviando la decisione di astensione al Consiglio nazionale del 10 gennaio. “La politica di questo Governo in materia scolastica è estremamente negativa” ha affermato il coordinatore della Gilda Di Meglio.
La Flc-Cgil, a sua volta, non è stata tenera: “Si sta, dunque, verificando, quello che avevamo paventato da tempo e, cioè, ancora una volta un pesante intervento sui diritti acquisiti dei lavoratori della scuola, che saranno costretti a restituire le somme legittimamente e giustamente percepite. Siamo pronti a dare battaglia contro l’ingiusta restituzione”.
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