Il balletto degli scatti introvabili

Lo scorso 28 dicembre 2010 il ministro dell’economia Giulio Tremonti avrebbe dovuto aggiungere il suo nome a quello del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini sotto il decreto interministeriale che restituisce ai professori gli scatti di anzianità, ma non risulta che il “superministro” abbia firmato.

Anzi, ad alimentare sospetti e timori, è stata diffusa una nota del ministero dell’economia (messaggio n. 181) nella quale si richiama quanto stabilito dalla manovra finanziaria, cioè che “gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti”, e si precisa che “per gli anni 2011 e 2012 si è proceduto alla proroga per 2 anni delle classi e degli scatti che maturino con decorrenza successiva al 1° gennaio 2011”.

Dietro-front di Tremonti sulle promesse fatte ai sindacati o corto circuito nei rapporti interni tra ministeri? Per Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, “è stato messo in piedi un pateracchio, un pasticcio con conseguenze disastrose”, tanto che “chi ha già ricevuto gli anticipi nella seconda metà del 2010 ora dovrebbe anche restituirli”.

La Cisl Scuola, che si era fortemente impegnata sul problema del recupero negoziato degli scatti, avanza l’ipotesi che la pubblicazione del decreto sia stata rallentata “anche per la concomitanza delle festività natalizie”, mentre la Uil scuola parla di “mancato perfezionamento del decreto o di carenza di comunicazione interna”.

Il punto sul quale tutti concordano è che su questa materia il governo (che in questo modo ha “bruciato” gran parte dei fondi per il merito) abbia fatto quanto meno un pasticcio.