Idv: no alle sponsorizzazioni a scuola
Il deputato Pierfelice Zazzera, capogruppo IDV in Commissione Cultura, ha rilasciato una circostanziata dichiarazione per condannare quella che definisce “una preoccupante deriva commerciale dell’offerta formativa”.
Il parlamentare premette di aver appreso che il responsabile di una grande catena alimentare multinazionale ha annunciato “l’avvio di un progetto per la scuola in collaborazione con il MIUR, in cui attraverso l’acquisto di prodotti della nota multinazionale della distribuzione alimentare da parte delle famiglie sarà possibile raccogliere punti nelle scuole per ritirare premi utili al funzionamento scolastico. In pratica si potranno raccogliere punti per avere la lavagna digitale piuttosto che il computer, e altro materiale per la didattica”.
Ma in questo modo, commenta il deputato, “Domani finiremo che il prosciutto cotto servirà a finanziare i registri di classe e la mozzarella di bufala ad avere le lavagne”. Ma in questo modo “si utilizzeranno le sponsorizzazioni e i finanziamenti privati per finanziare la didattica, che andranno a sostituire i finanziamenti pubblici”, “obiettivo peraltro chiaro anche della legge Aprea, che a giorni sarà votata in Commissione Cultura”.
Zazzera così conclude: “Io non so se il Ministro si rende conto della gravità in cui versa la scuola italiana ridotta ad elemosinare o addirittura a partecipare a iniziative di dubbio gusto per finanziare l’attività formativa.”
Risulta peraltro a Tuttoscuola che iniziative del genere, su scala più ridotta, siano state avviate o progettate in non poche scuole con l’avallo degli organi collegiali. D’altra parte, sempre che non vi siano condizionamenti di alcun tipo alla libertà di insegnamento e di apprendimento, non si vede perché le scuole dovrebbero rinunciare ad acquisire risorse a sostegno della didattica.
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