Ma chi l’ha detto che i posti di sostegno per alunni con disabilità nelle scuole statali sono diminuiti? Tutt’altro, come risulta dai primi dati ufficiosi per il 2014-15.

Ma c’è di più. Ancora una volta non soltanto i posti sono aumentati rispetto all’anno precedente, ma hanno avuto un incremento percentuale maggiore di quello degli alunni disabili inseriti.

Era già successo l’anno scorso, quando il numero dei posti aveva compiuto un notevole balzo avanti (quasi 9 mila posti di sostegno in più, pari all’8,8% in più).

In base ai primi dati ufficiosi, i posti di sostegno quest’anno sono 117.556, cioè 7.340 più di quelli dell’anno scorso (+6,7%). Anche il numero degli alunni disabili inseriti è aumentato, toccando quota 217.203 per un aumento di 7.389 unità (+3,5%).

Conseguentemente il rapporto medio di un docente di sostegno ogni due alunni, fissato dalla legge finanziaria 2008, si è ulteriormente abbassato. L’anno scorso, per la prima volta, era sceso all’1,90 (110.216 docenti di sostegno per 209.814 alunni disabili). Quest’anno il rapporto è sceso a 1,85 (117.556 docenti per 217.203 alunni).

Quel rapporto è il segno inequivocabile di una mutata risposta dell’Amministrazione scolastica (in minima parte anche determinata da sentenze di tribunali) come risposta alla crescente domanda di servizio e di sostegno degli alunni con disabilità.

Nel 2007-08, alla vigilia della legge di stabilizzazione, gli alunni disabili erano stati 174.404: sono quindi aumentati a tutt’oggi di circa 43mila unità (+25%).

Gli insegnanti di sostegno erano allora 88.441: sono aumentati di oltre 29mila unità (+33%).

Tutto fa pensare che l’incremento continui su entrambi i fronti (alunni e docenti), ma non deve trasformarsi in una specie di pie’ di lista senza troppo controllo. Occorre governare efficacemente il sistema, a cominciare dal rispetto effettivo delle norme esistenti, improntate a principi di equità.