I nuovi assetti delle DG ministeriali

Sedi vacanti e riorganizzazione decideranno gli organigrammi dell'Amministrazione scolastica

La riorganizzazione dell’Amministrazione scolastica disposta dal DPCM n. 98/2014 non solo snellirà le strutture della sede centrale di viale Trastevere a Roma con la chiusura di due direzioni generali, ma, come si è visto, ridurrà anche alcuni uffici generali sul territorio (Basilicata, Molise, Umbria e Friuli Venezia Giulia).

Sul declassamento dell’Ufficio scolastico del Friuli Venezia Giulia non mancheranno critiche e proteste, in particolare da parte della Lega.

Tra sede centrale e sedi regionali scompariranno sei Direzioni Generali, portando il numero dei direttori generali (università esclusa) complessivamente a 23 (capi dipartimento inclusi più un posto di direttore generale presso gli uffici di diretta collaborazione del Ministro).

Nonostante la riduzione dei posti di dirigente di prima fascia, tra sede centrale del ministero e territori regionali sono attualmente molte le sedi vacanti, senza contare quelle che nei prossimi mesi si libereranno per pensionamento dell’attuale titolare (è il caso di Luciano Chiappetta, capo dipartimento al Miur e di Francesco de Sanctis, direttore della Lombardia).

L’occasione della riorganizzazione potrebbe comportare anche la rotazione di alcuni direttori soprattutto nella sede romana del ministero, oltre a qualche new entry: operazioni che si potrebbe attuare già in estate o all’inizio dell’anno scolastico.

Alla fine si tratterà, comunque, di un riassetto complessivo pari a circa un terzo degli organigrammi che cambierà il profilo dell’Amministrazione.

In meglio?