I furbetti del gettone di presenza alla maturità

Un lettrice ci ha scritto questa lettera, che testimonia un malcostume di alcuni insegnanti in occasione delle prove dell’esame di Stato, e indica una possibile soluzione per fronteggiarlo.

La pubblichiamo, invitando tutti gli altri lettori a intervenire, o a proporre nuovi temi di discussione, scrivendoci come di consueto all’indirizzo dedicato la_tribuna@tuttoscuola.com.

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Buongiorno,

vi vorrei segnalare che al momento dell’uscita dei nomi delle commissioni d’esame, nelle sale insegnanti si registrano parecchi malumori. Ci sono moltissimi colleghi, tra i quali molti professionisti che svolgono altro impiego, che, vistisi nominare in qualche commissione, già hanno consultato l’agenda, fatto un rapido calcolo e deciso quali e quanti giorni di malattia dovranno “chiedere” per ottenere il pagamento del gettone di presenza, senza però prendere effettivamente parte ai lavori.

Ritengo questo atteggiamento odioso, sia perché si tratta di “furto e frode”, sia perchè svilisce nel merito la categoria insegnanti di cui faccio parte e che così spesso viene attaccata proprio per atteggiamenti come questi.

La mia proposta è questa: non si potrebbero abolire i gettoni di presenza per chi cade ammalato durante gli esami? In fondo nella maggior parte dei casi si tratta di personale docente a tempo indeterminato, che quindi giù percepisce il suo stipendio. Lo Stato ne ricaverebbe un risparmio notevole, suppongo, visto il numero di colleghi che ogni anno si ammala proprio durante lo svolgimento degli esami.

Grazie,

Lettera firmata

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I lettori di tuttoscuola.com che vogliono dire la loro su questo argomento, possono farlo, scrivendo a la_tribuna@tuttoscuola.com. La redazione pubblicherà gli interventi più significativi. Analogamente, coloro che vogliono presentare contributi originali su cui discutere, possono scriverci usando il medesimo indirizzo la_tribuna@tuttoscuola.com.