I conti che non tornano: il MIUR smentisce (ma chi e cosa?)

Tuttoscuola lancia l’allarme sui conti della scuola e “fonti” del Ministero smentiscono: “Illazioni prive di fondamento”: ha fatto rumore l’inchiesta della nostra newlsletter sui conti dell’istruzione che sembrano non tornare. Una notizia e una smentita: ma come sono andate le cose?
Gli addetti ai lavori (e non solo) hanno letto con interesse e preoccupazione (vedi TuttoscuolaNEWS n.59 dell’8 luglio 2002) i dati che mettevano in evidenza le cause del disavanzo del bilancio dell’istruzione nel 2001 (6,1 miliardi di euro), e che indicavano che la strada del risanamento non è stata ancora imboccata. È ciò che risulta dall’assestamento di bilancio 2002 dello Stato, che evidenzia complessivamente una maggiore spesa rispetto alle previsioni di 1,3 miliardi di euro, in gran parte dovuta a un buco nei conti dell’istruzione per l’anno in corso (si parla di 1 miliardo di euro).
Lo scorso numero riprendeva inoltre delle stime da “profondo rosso” pubblicate otto giorni prima dal “Sole 24 Ore” – e fino ad allora non smentite dal MIUR – circa un ‘bucò ancora più vistoso nei conti 2002 dell’istruzione (4,5 miliardi di euro). “Illazioni prive di fondamento che non hanno riscontri fattuali”, hanno fatto sapere fonti del MIUR attraverso l’Ansa dopo l’uscita della newsletter di Tuttoscuola.
Nel mondo della scuola in molti avranno tirato un sospiro di sollievo.
Una cosa è certa: era nostro compito richiamare l’attenzione su notizie riportate dal più autorevole quotidiano economico nazionale e ripetiamolo, mai smentite ufficialmente dal Ministero (e non si capisce perché). Erano notizie preoccupanti, in grado di incidere sulla qualità del servizio e sui destini di chi vi lavora: le abbiamo ordinate e messe in fila. Insomma abbiamo fatto i conti per i nostri lettori. Siano loro a giudicare.
Le fonti del MIUR nulla dicono invece, nelle dichiarazioni all’Ansa, sulle analisi e sulle questioni sollevate da TuttoscuolaNEWS riguardo in particolare alle azioni correttive dello sfondamento di un miliardo di euro che sarebbero allo studio da parte del ministero. Il silenzio su questi punti e la lettura della circolare n. 77 dell’8 luglio sulle operazioni di avvio del prossimo anno scolastico suggeriscono degli approfondimenti. Proseguiamo quindi nella nostra inchiesta.