Homeschooling: negli ultimi due anni triplicato il numero di chi lo sceglie. In Alto Adige via prediletta dai no vax

Tutti i ragazzi sono rientrati in classe. Anzi, non proprio tutti. Negli ultimi due anni, secondo quanto segnalato dal Sole24Ore, è triplicato il numero di chi punta all‘educazione parentale, il celebre homeschooling. In Italia – secondo i dati del ministero dell’Istruzione riportati dal quotidiano – si è passati da di 5.126 homeschooler nell’anno scolastico 2018-2019 a 15.361 ragazzi nel 2020-2021. Studiano a casa soprattutto i bambini della primaria: 10mila nell’anno scolastico 2020-2021.

Al Nord i numeri più alti di bambini e ragazzi che studiano da casa, in vetta la Lombardia. Il Lazio registra invece i numeri più alti di chi svolge l’educazione parentale nel Centro Italia, mentre al Sud la medaglia d’oro per numero di homeschooler va alla Sicilia. Fenomeno in forte crescita anche in Alto Adige.

Proprio in Alto Adige, l’homeschooling sembra essere la strada intrapresa maggiormente da chi non è intenzionato a vaccinarsi contro il Covid. Qui sono 454 i bambini e ragazzi istruiti a casa e negli ultimi giorni se ne sono aggiunti 94, stando a quanto riportato dal quotidiano di lingua tedesca Dolomiten. Si tratterebbe soprattutto di famiglie di lingua tedesca contrarie alle misure anti-Covid nelle aule scolastiche, come l’obbligo di mascherina e i tamponi.

«Le famiglie che scelgono l’homeschooling sono famiglie messe in difficoltà dalla situazione attuale. La didattica a distanza non ha dato dei grandi risultati accademici, i ragazzi non hanno imparato molto, i genitori se ne sono resi conto e stanno cercando qualcosa di meglio per quest’anno» – spiega a Radio 24 Erika Di Martino, fondatrice del Network www.edupar.org e già intervistata anche da Tuttoscuola.

 
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