Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Gran Bretagna, contraccettivi sottocutanei alle 13enni senza informare le famiglie

Fa discutere l’iniziativa realizzata dal 2009 da Solent NHS Trust, una sorta di Asl di Southampton, nel sud dell’Inghilterra, di impiantare contraccettivi sottocutanei a studentesse minorenni, anche appena tredicenni, senza che i genitori ne sapessero nulla.

Il contraccettivo utilizzato consiste in bastoncini piccoli e sottili posizionati sotto la pelle dell’avambraccio che rilasciano un flusso costante di ormoni che inibiscono l’ovulazione. A riferirlo è stato il giornale Daily Telegraph spiegando che l’iniziativa rientrava in una campagna governativa contro le gravidanze delle teenager e che è stata svolta in almeno nove scuole secondarie, coinvolgendo 1700 ragazze di età compresa tra i 13 e i 14 anni, 3200 quindicenni, mentre altre 800 hanno ricevuto iniezioni aventi lo stesso fine. Il risultato della “battaglia” è stato un calo del 22% degli aborti, come riporta lo stesso NHS.

Gli esperti sanitari hanno anche ricordato che informare i genitori spettava alle scuole. Il servizio “rispetta tutte le norme” ed “è fornito da personale addestrato“, ha fatto sapere un portavoce di Solent NHS Trust, aggiungendo che alle minori di 16 anni “che visitano i servizi di salute sessuale viene fatta una completa valutazione dei rischi“.

La scoperta ha fatto insorgere i rappresentanti del Family Education Trust, che hanno accusato le autorità sanitarie di incentivare il sesso promiscuo tra gli studenti. “L’ultima cosa che dovrebbero fare è soffiare sul fuoco della promiscuità con iniziative che offendono i genitori, la legge e i principi morali basilari“, ha sottolineato il direttore del trust, Norman Wells. Intanto a Southampton è panico fra i genitori e in molti sono stati costretti a ispezionare le braccia delle figlie, trovando in alcuni casi brutte sorprese.

Fare un’operazione chirurgica in ambito scolastico, e senza che i genitori lo sappiano, è moralmente sbagliato“, ha commentato la mamma di una 13enne che si era fatta impiantare la placca, che è lunga circa 4 centimetri e rilascia un ormone che blocca l’ovulazione. “Concordo sul fatto che sia importante insegnare l’educazione sessuale alle teenager ma qui siamo molto oltre“, ha denunciato la donna, secondo cui la figlia ha dovuto semplicemente compilare un questionario medico prima di farsi impiantare il contraccettivo.

Ne ho parlato con altri genitori e sono rimasti atterriti“, ha proseguito. Secondo il giornale britannico, il deputato laburista Alan Whitehead, originario di Southampton, è stato incaricato di far luce sulla vicenda. “Chiaramente questi impianti contraccettivi richiedono un’operazione chirurgica che dovrebbe svolgersi in condizioni appropriate. Non sono certo che i servizi offerti al momento assicurino questo standard ed è esattamente ciò che voglio scoprire“, ha assicurato Whitehead.

Forgot Password