Gran Bretagna: come è difficile applicare il merit pay…

Il riformismo anticonformista di Tony Blair si manifesta in varie forme anche nel settore dell’educazione, e arriva a capovolgere alcuni capisaldi del riformismo tradizionale. È il caso delle politiche di intervento a sostegno delle scuole pubbliche più emarginate e inefficienti, la cui gestione viene affidata a soggetti privati, che si impegnano su base contrattuale a migliorarne i risultati (misurati in particolare sui livelli di apprendimento degli allievi) entro un determinato tempo, in genere 3 anni.
Il premier si muove anche nel campo della politica salariale, con l’introduzione, fortemente voluta dal governo, di un aumento di 1000 sterline per gli insegnanti: oltre 1600 euro (un po’ più dei 3 milioni di lire di berlingueriana memoria…), ai docenti i cui allievi ottengono i migliori risultati (“performance-related bonus”).
Della questione ne parla il Times Educational Supplement del 26 febbraio (www.tes.co.uk). Il bonus dovrebbe essere assegnato agli interessati dai capi di istituto il prossimo settembre, ma i principali sindacati di questi ultimi non ne vogliono sapere, almeno fino a quando non saranno stati definiti meglio a livello centrale i criteri per la valutazione delle performances degli allievi.
Anche il più importante sindacato degli insegnanti critica la mancanza di regole certe, e sostiene che gli insegnanti “meritevoli” sono molti di più di quelli che sarebbe possibile compensare con le risorse finanziarie disponibili.