GPS 2026, verso la nuova ordinanza: più tutele per i precari, novità su spezzoni, completamenti, ripescaggi e certificazioni informatiche

GPS 2026: si è chiuso il 26 novembre il confronto tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e organizzazioni sindacali sulla nuova Ordinanza Ministeriale che disciplinerà l’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) per il biennio 2026/27 – 2027/28. Un passaggio atteso, che segue l’incontro politico del 20 novembre e le precedenti sessioni di informativa tecnica, e che introduce un pacchetto di misure in larga parte accolto con favore dalle sigle sindacali. Il nuovo testo, che ora passerà al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, non modifica l’impianto generale della procedura, ma introduce correttivi significativi su gestione delle supplenze, punteggi, spezzoni orari e certificazioni informatiche.

GPS 2026: spezzoni fino a 6 ore e più cattedre disponibili

Una delle novità più rilevanti riguarda la possibilità, per gli Uffici territoriali, di aggregare spezzoni fino a 6 ore non coperti dal personale già in servizio, così da costituire il maggior numero possibile di cattedre da destinare alla procedura informatizzata delle supplenze.

Si tratta di un intervento che potrebbe aumentare sensibilmente il numero delle nomine annuali e sino al 30 giugno, riducendo il ricorso alla gestione delle supplenze tramite graduatorie di istituto.

GPS 2026: ripescaggio, superata la logica del “rinunciatario”

Dal prossimo aggiornamento sarà previsto il ripescaggio dei docenti che, pur avendo presentato domanda, non risultino destinatari di una supplenza al primo turno. In passato, chi usciva “a mani vuote” dopo la lavorazione dell’algoritmo era considerato rinunciatario di fatto; ora potrà partecipare ai turni successivi, anche su disponibilità sopraggiunte nelle sedi indicate.

Una misura accolta positivamente da tutte le sigle, che negli ultimi anni avevano evidenziato diverse distorsioni del sistema, soprattutto in relazione al rispetto del punteggio.

GPS 2026: completamenti più semplici. Via libera al frazionamento delle cattedre

Sia da GPS sia da graduatorie di istituto, si amplia la possibilità di completare l’orario:

– il docente che riceve uno spezzone dalla procedura informatizzata potrà completare nei turni successivi, anche se nel primo turno erano presenti cattedre intere non assegnate;
– per le supplenze brevi, i dirigenti potranno frazionare la cattedra, garantendo compatibilità oraria e unicità dell’insegnamento.

Un correttivo che mira a ridurre il fenomeno dei docenti “a orario ridotto” pur in presenza di spezzoni disponibili.

Servizio 2025/26 dichiarabile con riserva

Accolta anche la richiesta di permettere la dichiarazione del servizio svolto dopo la chiusura delle istanze. Tra il 15 giugno e il 2 luglio 2026 sarà possibile sciogliere la riserva e vedersi riconosciuto il punteggio relativo all’intero anno scolastico.

ITP, educazione motoria e accorpamenti: le novità nelle tabelle titoli

Nella nuova ordinanza:

 -gli ITP abilitati vedranno equiparato il punteggio delle abilitazioni a quello dei docenti teorici;
– per l’educazione motoria verrà istituita una specifica GPS di seconda fascia e la relativa terza fascia d’istituto;
– ancora da chiarire, invece, la valutabilità delle abilitazioni e dei concorsi nelle classi di concorso oggetto di accorpamento.

Certificazioni informatiche: varranno solo quelle accreditate da Accredia

Un capitolo particolarmente rilevante riguarda le certificazioni informatiche. Il Ministero ha confermato che, nel prossimo aggiornamento, saranno valutabili solo le certificazioni rilasciate da organismi accreditati da ACCREDIA. Rimangono valide anche le certificazioni già dichiarate nei precedenti bienni, mentre per il prossimo saranno riconosciuti fino a 2 punti complessivi.

Il tema non è secondario: con l’introduzione della bozza GPS 2026, le certificazioni informatiche – comprese quelle basate sul DigComp – diventano titoli strategici e spendibili, anche alla luce della futura piena riconversione del quadro europeo in DigComp 3.0 (che non avrà certificazione immediata, mentre chi possiede la 2.2 potrà presumibilmente effettuare un upgrade).

Interpelli più inclusivi e mantenimento del diritto alla nomina

Sarà possibile partecipare agli interpelli fuori provincia anche senza aver presentato domanda per le 150 preferenze, mentre viene ribadito che la rinuncia o la mancata assegnazione nel primo turno non comporta più la perdita del diritto alla nomina in presenza di disponibilità sopraggiunte.

I nodi ancora aperti

Pur valutando positivamente i passi avanti, i sindacati segnalano alcuni aspetti ancora critici:

– titoli esteri: permane la possibilità di ottenere supplenza con riserva, nonostante i percorsi INDIRE siano stati introdotti proprio per accelerare i riconoscimenti;
– TFA vs Indire: rimane l’equiparazione dei punteggi tra percorsi molto diversi per durata, selettività e impegno;
– scadenza anticipata delle domande, che rischia di penalizzare: i laureandi e i candidati ai percorsi abilitanti da 60 CFU, chi sta completando master e altri titoli culturali, gli aspiranti che attendono l’avvio dei percorsi abilitanti; assenza di un regolamento sulle supplenze, che torna a essere gestita tramite ordinanza biennale.

Tempistiche: istanze probabilmente a febbraio

Il Ministero ha escluso l’avvio della procedura a gennaio. L’ipotesi più probabile è un’apertura delle istanze a febbraio, con tempi stretti per i percorsi abilitanti e per la conclusione dei titoli in corso.

Verso la versione definitiva

L’Ordinanza, arricchita dalle modifiche recepite, passerà ora all’esame del CSPI prima di essere pubblicata. Le organizzazioni sindacali annunciano monitoraggio costante e ulteriori richieste di chiarimento, in particolare su titoli, punteggi e tempistiche.

Tuttoscuola seguirà i prossimi passaggi e pubblicherà nuovi aggiornamenti non appena il testo sarà definitivamente approvato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA