Rispondendo ad una interrogazione parlamentare dell’on. Manuela Di Centa (Pdl), il sottosegretario mall’istruzione, Viceconte, ha precisato che, a proposito dell’obbligo degli studenti di frequentare le lezioni per almeno tre quarti dell’orario annuale, “è consentito, comunque, derogare a tale limite a segutio di specifica delibera degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche i quali stabilire se considerare giustificate le assenze effettuate dagli studenti che svolgono sport invernali a livello agonistico e, quindi, escluderle dal computo dei giorni di mancata frequenza, sempre che sussistano i presupposti per valutare gli apprendimenti conseguiti in tutte le discipline di studio”.

Come è noto, il regolamento sulla valutazione (dpr 122/2009) prevede che anche gli studenti delle scuole superiori, da quest’anno, debbano frequentare le lezioni per almeno tre quarti del monte ore previsto, pena la non validazione dell’anno scolastico.

Commentando con soddisfazione la risposta ministeriale, Di Centa ha ricordato come la norma sulle assenze – condivisibile per le sue finalità – “penalizza di fatto fortemente quegli studenti che a livello agonistico praticano discipline sportive invernali che necessitano di allenamenti frequenti e assidui esclusivamente nelle ore diurne”. Un disagio che, ha fatto notare l’ex-campionessa, “non si manifesta in attività sportive come atletica o nuoto che possono svolgersi anche la sera, ma che sta producendo nell’ambito agonistico legato agli sport invernali un numero sempre maggiori di abbandoni con il conseguente rischio di rendere molto difficile l’individuazione di futuri atleti di qualità che possano rappresentare l’Italia nelle competizioni internazionali”.

Dopo la risposta ministeriale ci si attende ora, come ha auspicato la stessa Di Centa, una nota del Miur che dia risposta ai mille quesiti che sulla questione delle assenze provengono da istituti di tutta Italia.